Ciclo Legnano

60f6db2a3c12a10007f15aac

Ciclo Legnano

 Genera il pdf
Inventario
BRI 01305
Autore

Notizie storico artistiche

Timbro di spedizione (Luogo e data)
?, 1909
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Materia e tecnica
litografia policroma
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata verso Imola. Il timbro postale sembra risalire al 1909 (purtroppo risulta parzialmente illeggibile). Sul retro compare il timbro di un precedente collezionista: il signor Luigi Fanti di Bologna. In alto a sinistra è leggibile il messaggio pubblicitario.

Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Ciclo Legnano
Note
La Legnano nacque nel 1902 a Milano, quando Vittorio Rossi cominciò a fabbricare biciclette con marchio "Lignon" nella propria officina meccanica. Nel 1908 Emilio Bozzi, un imprenditore milanese attivo nelle aziende ciclistiche, rilevò la "Lignon" con l'obiettivo di realizzare biciclette complete. Il primo modello di bicicletta realizzato dopo il cambio di proprietà fu denominato “Aurora”. Da questo momento l’attività iniziò a crescere costantemente tanto da attrarre anche altri investitori. Qualche anno dopo l'acquisizione Franco Tosi, imprenditore legnanese fondatore dell'omonima azienda metalmeccanica, entrò infatti in affari con Emilio Bozzi.

Nel 1924 il regime fascista impose l'obbligo ai ciclisti italiani di partecipare alle gare solamente su biciclette prodotte da aziende italiane. Questa disposizione fu decisiva per la Legnano, dato che portò ad un cospicuo incremento degli affari. È di questo periodo anche il cambio delle denominazione della società, che da questo momento in poi iniziò a chiamarsi "Legnano". In questi anni mutò anche il colore delle biciclette, che cambiò dall'iniziale blu al verde oliva per poi mutare, alla fine degli anni trenta, allo storico colore ramarro. Dagli anni Trenta in poi la Legnano andò incontro ad un crescente successo.

Negli anni Sessanta, con il boom economico e la crescente fortuna di vendita di automobili, si ebbe un'inversione di tendenza. Ma il colpo di grazia si ebbe negli anni Settanta con l'uccisione di Emilio Bozzi. Dopo alterne vicende, la proprietà della Legnano passò nel 1987 all'antagonista Bianchi. Nel 1997 la Legnano e la Bianchi sono state acquistate dal gruppo Cycleurope che decise di destinare il primo marchio alle biciclette di alto livello, mentre il secondo alle biciclette meno costose.Nel 2012 il marchio Legnano è passato al gruppo Esperia di Cavarzere.