Circolo Viola a beneficio delle famiglie dei pompieri di Bologna

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Circolo Viola a beneficio delle famiglie dei pompieri di Bologna

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Inventario
BRI 01048; BRI 01049
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, 1902
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna Ferrovia, 11.8.1902
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Il nome dell'editore si legge sul verso, in basso a sinistra. Sul recto è riportato esattamente: "Circolo Viola / a beneficio delle famiglie dei pompieri / vittime del dovere 1902" Dopo i nomi dei caduti è riprodotto il seguente verso di Enrico Panzacchi: "L'Amore è forte / come la Morte". L'esemplare BRI 01049 è viaggiato da Bologna per Milano. Scritta e spedita l'11 agosto 1902.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Circolo Viola a beneficio delle famiglie dei pompieri di Bologna
Bibliografia
Antonio Brighetti - Franco Monteverde, "Bologna nelle sue cartoline", Cuneo, L'Arciere, 1986, vol. 1, pag. 28
Note
Il terribile incendio cui fa riferimento la cartolina divampò il 10 luglio 1902 nella cantina-magazzino della ditta Malmusi e Gentili, tra via Caprarie e via Mercato di Mezzo (ora via Rizzoli). La ditta infatti era uno dei pochi fornitori di carburanti per le primissime automobili che circolavano in città. Lo scoppio del benzene coinvolse cose e persone. I pompieri intervennero , ma non furono sufficienti: occorse mobilitare anche quattrocento militari per spegnere definitivamente le fiamme. Al termine delle operazioni il numero delle vittime risultò importante: morirono tre pompieri (Luigi Landuzzi, Benito Stagni e Alfonso Marescalchi) e si contarono oltre cinquanta persone ferite. La sede della Malmusi e Gentili si trovava all'interno del palazzo senatorio Lambertini che, nella sua lunga storia, era stato -tra l'altro- sede dell'albergo del Commercio e della Birreria Ronzani. Ovviamente, la distruzione dell'edificio fu pressoché totale e, una volta rimosse le macerie delle abitazioni bruciate, in via Pelliccerie fu creata la piazzetta detta delle Cimarie.