Corpo Bandistico di Medicina- III° premio Concorso di Bologna 1902
Corpo Bandistico di Medicina- III° premio Concorso di Bologna 1902
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Bologna a Ravenna. Purtroppo, il timbro di spedizione è parzialmente illeggibile. Sul recto, in alto a sinistra, si legge la firma del mittente.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Corpo Bandistico di Medicina- III° premio Concorso di Bologna 1902
Note
Le notizie di seguito indicate sono state riportate dal sito https://www.storiaememoriadibologna.it/banda-municipale-di-medicina-500-organizzazione, che -a sua volta- le ha desunte da testi a cura del Museo Civico di Medicina.
"Il gruppo bandistico di Medicina ha una lunga tradizione: è di origine ottocentesca ed ha sempre trovato maestri e musicisti che hanno contribuito a mantenere vivo lo spirito musicale della comunità medicinese. Già nel 1802 esisteva una Scuola di Musica, mentre la prima notizia certa dell’esistenza di una Banda municipale risale al 1844. A partire da questa data la Banda e la Scuola vivranno in stretta simbiosi, accomunate da un unico Maestro. Al maestro Paolo Carletti succederà, nel 1846, Giuseppe Bonfiglioli che, coadiuvato dal figlio, dirigerà la Banda e la Scuola per quasi vent’anni. In questo lungo periodo la Banda troverà una propria dimensione e una sempre crescente credibilità, impegnandosi non solo nelle ricorrenze civili e religiose del paese, ma anche comuni vicini.
A partire dal 1869, a seguito del pensionamento di Bonfiglioli, la Banda attraverserà un periodo travagliato, tuttavia, dal punto di vista istituzionale, il corpo bandistico verrà consolidato grazie ad un nuovo regolamento e all’istituzione del posto direttore mediante pubblico concorso. Dopo alcune difficoltà nell’individuazione del direttore, finalmente, nel 1871, la direzione viene affidata al maestro Augusto Forni di San Giovanni in Persiceto. Il nuovo direttore musicale avvia un periodo di ripresa, durante il quale aumentano gli allievi della Scuola di Musica e la Banda viene dotata di nuovi strumenti e nuove divise. A seguito di questi positivi sviluppi il Consiglio Comunale delibera un aumento del contributo a favore del gruppo bandistico e concede l’uso del teatro, quale nuova sede maggiormente adeguata alle crescenti esigenze della scuola e dei bandisti. I diversi direttori che si alterneranno alla conduzione del gruppo musicale, dapprima Forni poi Mondoni ed infine Walter Grandi, porteranno la Banda ad alti livelli di preparazione e ad un progressivo aumento delle esecuzioni d’orchestra. Il maestro Grandi, in particolare, era dotato di una notevole sensibilità artistica: entrò nel corpo bandistico all’età di diciassette anni sotto la guida del maestro Mondoni, poi intraprese gli studi musicali diplomandosi presso il Conservatorio di Bologna, dove, nel 1942, divenne insegnante di ruolo.
Negli anni in cui Grandi fu direttore della Banda di Medicina, grazie alla sua dedizione e competenza, il gruppo musicale raggiunse il massimo sviluppo e la piena maturità. Questa condizione ha consentito al gruppo bandistico di resistere alle grandi difficoltà dovute al secondo conflitto mondiale, nonostante l’irrimediabile bombardamento del Teatro di Medicina. Nel dopoguerra la Banda continua la propria attività grazie anche alla presenza di musicisti di paesi vicini e soprattutto alla direzione di abili maestri, quali Guido Donati, Guerrino Castellari, Sebastiano Rossi, Secondo Capponcelli, Guerrino Guerra, Giovanni Canalini e Gianfranco Donati. Dalla fine del 1996 la Banda è diretta dal maestro Maurizio Guerra, il quale con professionalità, entusiasmo e pazienza, è riuscito a coinvolgere e motivare i bandisti, migliorando la loro preparazione e creando un ambiente sereno e stimolante. Dal 2004 la direzione è passata al budriese Maurizio Guerra.
Tra i bandisti veterani, va ricordato Oreste Cenesi, clarinettista decano del Gruppo bandistico di Medicina. Cenesi iniziò a studiare solfeggio nel 1941, dapprima con il maestro Pennini, utilizzando uno strumento di proprietà comunale, che andò distrutto a causa dei gravi danni arrecati per bombardamento alla Scuola di musica. Nel 1945, dopo la Liberazione, Cenesi entrò a far parte della Banda e, dopo cinquanta anni di impiego e passione, decidendo di cessare la sua attività musicale, ha donato al Museo civico di Medicina il primo strumento di sua proprietà. Questo clarinetto fu acquistato nel 1945 per 2000 lire e per molti anni è stato parte della strumentazione della Banda municipale".
"Il gruppo bandistico di Medicina ha una lunga tradizione: è di origine ottocentesca ed ha sempre trovato maestri e musicisti che hanno contribuito a mantenere vivo lo spirito musicale della comunità medicinese. Già nel 1802 esisteva una Scuola di Musica, mentre la prima notizia certa dell’esistenza di una Banda municipale risale al 1844. A partire da questa data la Banda e la Scuola vivranno in stretta simbiosi, accomunate da un unico Maestro. Al maestro Paolo Carletti succederà, nel 1846, Giuseppe Bonfiglioli che, coadiuvato dal figlio, dirigerà la Banda e la Scuola per quasi vent’anni. In questo lungo periodo la Banda troverà una propria dimensione e una sempre crescente credibilità, impegnandosi non solo nelle ricorrenze civili e religiose del paese, ma anche comuni vicini.
A partire dal 1869, a seguito del pensionamento di Bonfiglioli, la Banda attraverserà un periodo travagliato, tuttavia, dal punto di vista istituzionale, il corpo bandistico verrà consolidato grazie ad un nuovo regolamento e all’istituzione del posto direttore mediante pubblico concorso. Dopo alcune difficoltà nell’individuazione del direttore, finalmente, nel 1871, la direzione viene affidata al maestro Augusto Forni di San Giovanni in Persiceto. Il nuovo direttore musicale avvia un periodo di ripresa, durante il quale aumentano gli allievi della Scuola di Musica e la Banda viene dotata di nuovi strumenti e nuove divise. A seguito di questi positivi sviluppi il Consiglio Comunale delibera un aumento del contributo a favore del gruppo bandistico e concede l’uso del teatro, quale nuova sede maggiormente adeguata alle crescenti esigenze della scuola e dei bandisti. I diversi direttori che si alterneranno alla conduzione del gruppo musicale, dapprima Forni poi Mondoni ed infine Walter Grandi, porteranno la Banda ad alti livelli di preparazione e ad un progressivo aumento delle esecuzioni d’orchestra. Il maestro Grandi, in particolare, era dotato di una notevole sensibilità artistica: entrò nel corpo bandistico all’età di diciassette anni sotto la guida del maestro Mondoni, poi intraprese gli studi musicali diplomandosi presso il Conservatorio di Bologna, dove, nel 1942, divenne insegnante di ruolo.
Negli anni in cui Grandi fu direttore della Banda di Medicina, grazie alla sua dedizione e competenza, il gruppo musicale raggiunse il massimo sviluppo e la piena maturità. Questa condizione ha consentito al gruppo bandistico di resistere alle grandi difficoltà dovute al secondo conflitto mondiale, nonostante l’irrimediabile bombardamento del Teatro di Medicina. Nel dopoguerra la Banda continua la propria attività grazie anche alla presenza di musicisti di paesi vicini e soprattutto alla direzione di abili maestri, quali Guido Donati, Guerrino Castellari, Sebastiano Rossi, Secondo Capponcelli, Guerrino Guerra, Giovanni Canalini e Gianfranco Donati. Dalla fine del 1996 la Banda è diretta dal maestro Maurizio Guerra, il quale con professionalità, entusiasmo e pazienza, è riuscito a coinvolgere e motivare i bandisti, migliorando la loro preparazione e creando un ambiente sereno e stimolante. Dal 2004 la direzione è passata al budriese Maurizio Guerra.
Tra i bandisti veterani, va ricordato Oreste Cenesi, clarinettista decano del Gruppo bandistico di Medicina. Cenesi iniziò a studiare solfeggio nel 1941, dapprima con il maestro Pennini, utilizzando uno strumento di proprietà comunale, che andò distrutto a causa dei gravi danni arrecati per bombardamento alla Scuola di musica. Nel 1945, dopo la Liberazione, Cenesi entrò a far parte della Banda e, dopo cinquanta anni di impiego e passione, decidendo di cessare la sua attività musicale, ha donato al Museo civico di Medicina il primo strumento di sua proprietà. Questo clarinetto fu acquistato nel 1945 per 2000 lire e per molti anni è stato parte della strumentazione della Banda municipale".