Corticella, giardino Sartoni

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Corticella, giardino Sartoni

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Inventario
BRI 00674; BRI 00675
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Corticella, Bologna; s.d.
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1912; Corticella, 1914
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n viraggio verde
Iscrizioni
Il nome degli editori è leggibile sul verso, in basso a sinistra. Il primo è preceduto dal n. 7; il secondo dal n. 2315. Ambedue le cartoline sono viaggiate: la n. BRI 00674 da Bologna verso Pallanza (Novara); la BRI 00675 da Corticella verso Bologna. La prima è datata 27.9.1912; la seconda 1.8.1914.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Corticella, giardino Sartoni
Bibliografia
"Corticella. Un popolo, una chiesa, un borgo", Bologna, stamperia Dehoniana, 1989, pag. 140
Note
Oltre la chiesa di San Savino, vi era un sentiero che fiancheggiava una depressione del terreno conosciuta come il "Brollo del Minelli". L'antico termine "brollo" (da "brolo") stava ad indicare un orto o un frutteto delimitato da un muro o da una siepe. In questo caso, era davvero appropriato. Su quel terreno, infatti, nel 1887, Giuseppe Sartoni aveva creato un rinomato vivaio di piante e fiori. L'acqua per l'irrigazione proveniva sia da una vicina sorgente -che si trovava sotto la chiesa- sia da altre fonti e veniva prelevata per mezzo di un pozzo artesiano. Il figlio di Giuseppe, Francesco, aveva poi fatto costruire alcuni padiglioni adorni di raffinate decorazioni in cotto, alla stregua degli edifici che sorgevano in quel particolare periodo storico e che risentivano di un revival dello stile gotico. Il vivaio ebbe tale fama che negli anni Venti del Novecento superò quella del concorrente Ansaloni.