Cortina d'Ampezzo (BL): Corso Italia, Hotel Posta o de la Poste
Cortina d'Ampezzo (BL): Corso Italia, Hotel Posta o de la Poste
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Cortina d'Ampezzo (BL)
Data della ripresa
dopo il 1921
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Cortina d'Ampezzo (BL): Corso Italia, Hotel Posta o de la Poste
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006; http://www.delaposte.it/service/storia/
Note
Cortina d'Ampezzo è circondata a 360° dalle Dolomiti Ampezzane, che fanno parte della sottosezione delle Dolomiti di Sesto, di Braies e d'Ampezzo, nelle Alpi Orientali, e che conferiscono alla vallata una bellezza unica al mondo. Tra le montagne più famose si ricordano le Tofane a ovest, il Pomagagnon a nord, il Cristallo a nord-est, il Faloria e il Sorapiss a est, il Becco di Mezzodì, la Croda da Lago e il gruppo del Nuvolau a sud. Giuseppe Michelini percorse più volte e attraverso diversi itinerari quelle zone come socio del Club Alpino Italiano. Subito dopo la Prima Guerra Mondiale ne fece anche sede di parte delle sue vacanze estive e invernali insieme alla famiglia. Questa fotografia si può datare a dopo il 1921, dal momento che fa parte di un gruppo di riprese che seguono quella dove si riconosce la nuova stazione ferroviaria locale (cfr. n. inv. MICH. 2280). L'Hotel Posta o de la Poste esiste tuttora, anche se il suo aspetto attuale è molto diverso da quello testimoniato da questa immagine. Si affaccia su Corso Italia, strada principale e cuore pulsante di Cortina, completamente pedonalizzata. L’albergo è sorto sui resti della chiesa di Santa Caterina, ceduta nel 1811 dal Comune a Silvestro Manaigo (1769-1831), che ottenne una licenza per alloggio, stalla e osteria. Nel 1835 lo spazio dove si trova adesso il bar fu adibito ad ufficio postale e la famiglia Manaigo assicurò, tramite un servizio di diligenze, la consegna della posta proveniente da Lienz (Austria), via Dobbiaco.
Nel 1905 il servizio fu interrotto in seguito all’avvento delle autocorriere che andarono a sostituire i cavalli. Fu allora che il nipote di Silvestro Manaigo, Massimiliano, trasformò la locanda in albergo, ampliandola aggiungendovi due piani. Dopo la prima guerra mondiale l’Hotel “Posta” riprese la sua normale attività. Tra le due guerre cambiarono anche le caratteristiche dell'edificio, che assunse una bella sagoma con torrette e guglie dell’epoca.
Durante la seconda guerra mondiale l’hotel venne requisito dalle truppe tedesche per essere destinato ad alloggio di ufficiali, medici e contabili dell’esercito.
Nel 1905 il servizio fu interrotto in seguito all’avvento delle autocorriere che andarono a sostituire i cavalli. Fu allora che il nipote di Silvestro Manaigo, Massimiliano, trasformò la locanda in albergo, ampliandola aggiungendovi due piani. Dopo la prima guerra mondiale l’Hotel “Posta” riprese la sua normale attività. Tra le due guerre cambiarono anche le caratteristiche dell'edificio, che assunse una bella sagoma con torrette e guglie dell’epoca.
Durante la seconda guerra mondiale l’hotel venne requisito dalle truppe tedesche per essere destinato ad alloggio di ufficiali, medici e contabili dell’esercito.