Crespellano (BO), Palazzo Comunale

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Crespellano (BO), Palazzo Comunale

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 761, 762
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Crespellano (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Crespellano (BO), Anni Cinquanta sec. XX° (?) e 1961
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia
Iscrizioni
Esistono due esemplari: il primo è viaggiato da Crespellano verso Torino. Il timbro di spedizione è pressocchè illeggibile, ma sembra poter risalire agli anni Cinquanta del XX° secolo. Il secondo era destinato ad Auronzo di Cadore e il timbro risale al 3.8.1961.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Crespellano (BO), Palazzo Comunale
Note
Crespellano e il suo territorio hanno origini molto antiche. Nel IX° secolo fu donato dal feudatario di Carlo Magno, Orso Guerriero, all'abbazia di Nonantola. Questo consentì a Crespellano di entrare a far parte del grande progetto di bonifica portato avanti dall'Abbazia benedettina: l'intervento permise di trasformare vaste aree originariamente paludose in fruttiferi campi coltivati. Grazie all'ascesa della produzione agricola, registrata a séguito dell'intervento di bonifica, il territorio di Crespellano divenne uno dei più ambiti della zona, tanto da essere motivo di contesa tra le città emiliane più potenti dell'epoca. Divenne infine parte dell'immenso feudo di Matilde di Canossa, per poi passare alla sua morte sotto l'egida di Bologna e di seguirne le sorti. Territorio di frontiera tra Modena e Bologna, fu coinvolto fino ai primi anni del XVI secolo nei numerosi scontri che nel Medioevo contrapposero le due città, subendo un grave impoverimento. Come gli altri territori bolognesi, fu soggetto allo Stato della Chiesa fino all'arrivo delle truppe di Napoleone Bonaparte, che, abbatté istituzioni vecchie di secoli e introdusse il concetto di comune come lo intendiamo oggi. Da qui in poi, Crespellano seguì le vicende del territorio circostante, dal Risorgimento alla Resistenza. Il territorio di Crespellano è ricco di sontuose dimore storiche, residenze di campagna di importanti famiglie del patriziato bolognese che, dal Seicento, caratterizzano la campagna attorno al paese. Questa cartolina riproduce il Palazzo Comunale e il Monumento ai Caduti di piazza Adelmo Berozzi. Il monumento venne realizzato nel 1923 dallo scultore Mario Sarto (Codigoro 1885-Bologna 1955) e completato nel 1931 con la cancellata (ora non più esistente). Il soggetto è un fante colto nell’atto di ergere con fierezza la bandiera stretta nella mano sinistra. Sul piedistallo marmoreo è inciso il Bollettino della Vittoria ed è presente una lapide con i nomi dei caduti.