Croce di Casalecchio (BO)

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Croce di Casalecchio (BO)

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA da 2573 a 2575
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Croce di Casalecchio di Reno (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1952, 1953, 1954
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n: l'esmplare n. inv. BRI / BO PROVINCIA 2575 è seppiato
Iscrizioni
I tre esemplari sono viaggiati. Il primo verso Monghidoro, il secondo verso Rimini e il terzo verso Giulianova Lido. I timbri sono poco leggibili, tuttavia, le date di compilazione sono rispettivamente: 14.5.1954; 15.9.1952; 2.9.1953. Sulla parte bassa del verso dell'esemplare con n. inv. BRI / BO PROVINCIA 2574 è scritto: "O/92".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Croce di Casalecchio (BO)
Note
Casalecchio di Reno, nelle immediate vicinanze di Bologna è nota soprattutto per l'imponente Chiusa del canale di Reno. Per secoli la località fu strettamente legata alle vicende storiche bolognesi, divenendo spesso campo di battaglia e quindi di razzia dei vari eserciti. Dalla seconda metà del Cinquecento, in seguito ad una ripresa produttiva, nacquero ville, oratori, chiese e si intensificarono le coltivazioni dei poderi. Casalecchio divenne uno dei territori più ricercati e ammirati del contado, proprio grazie alle ville circondate da suggestivi parchi e ricchi giardini. Verso la fine del XIX secolo, la rivoluzione industriale determinò la trasformazione e l'incremento di fabbriche, opifici, vie di comunicazione e mezzi di trasporto. Non ultimo, Casalecchio divenne meta di turismo estivo. Molti e variegati erano dunque i luoghi d'incontro: locande, osterie, caffè, trattorie e perfino tre eleganti alberghi. Professionisti, industriali e commercianti bolognesi vi mandavano le loro famiglie, che potevano facilmente raggiungere la sera, senza dover abbandonare la loro attività in città. La seconda guerra mondiale portò a una quasi totale distruzione del paese: Casalecchio fu infatti una delle città emiliane più toccate dai bombardamenti: ne subì oltre quaranta. Il periodo della ricostruzione fu intenso e richiese il coinvolgimento di tutti i settori dell'economia, in particolare il settore dell'edilizia per la riedificazione di case e fabbriche, aspetto che si rivelò il vero traino della ripresa economica. La nuova vita di Casalecchio fece registrare un notevole tasso di incremento di popolazione, tanto da superare quello di Bologna. La frazione Croce deve il suo nome all'antica presenza di una croce nei pressi di un trivio da cui partivano tre strade: una detta "Cavara", che conduceva all'antico ponte sul Reno; quella di mezzo detta via "Nuova" che proseguiva verso mezzogiorno lungo il fiume Reno, la terza che conduceva alla parrocchia di San Martino.