Dobbiaco (BZ): il lago di Landro

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Dobbiaco (BZ): il lago di Landro

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Inventario
MICH. 2307
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Dobbiaco (BZ)
Data della ripresa
Anni Venti sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Dobbiaco (BZ): il lago di Landro
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Giuseppe Michelini percorse più volte e attraverso diversi itinerari le zone montuose del Veneto e del Trentino Alto Adige come socio del Club Alpino Italiano. A Dobbiaco, in particolare, era stato nel 1900, quando il paese era ancora suolo austro-ungarico (cfr. inv. MICH. 2262, 2263). Terminata la Prima Guerra Mondiale, Cortina divenne per anni sede di parte delle sue vacanze estive e invernali insieme alla famiglia e dunque tornò in luoghi già visti, non troppo lontani dal posto di villeggiatura, di cui documentò anche i cambiamenti. Il piccolo lago di Landro si trova in comune di Dobbiaco, a pochi chilometri a nord dal bivio presso Carbonin, che si biforca verso il Lago di Misurina e a una ventina da Cortina d'Ampezzo. I binari che si riconoscono in primo piano sono parte del percorso della cosiddetta Ferrovia delle Dolomiti (in tedesco Dolomitenbahn), un percorso a scartamento ridotto che tra il 1921 e il 1964 collegò Calalzo di Cadore, Cortina d'Ampezzo e Dobbiaco unendo le province di Belluno e Bolzano.