Ferrovia Bologna-Ancona: treno delle 12 e 40

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Ferrovia Bologna-Ancona: treno delle 12 e 40

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Inventario
BRI / VER. 46

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1902
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta montata su un cartoncino di supporto con profilatura d'oro
Materia e tecnica
aristotipo
Misure immagine (in cm; hxb)
8x10,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del cartoncino di supporto, al centro sotto l'immagine si legge: "25 Giugno 1902 . (Ferrovia Bologna-Ancona). Treno delle 12 e 40". Nell'angolo inferiore destro compare il timbro del fotografo/collezionista.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Ferrovia Bologna-Ancona: treno delle 12 e 40
Note
Questa fotografia fa parte di un piccolo nucleo presente nel fondo donato da Antonio Brighetti. Da una attenta osservazione è emerso che Luigi Veronesi era molto probabilmente un appassionato di fotografia che eseguiva lui stesso le riprese, stampava e montava le immagini sul cartoncino di supporto e scriveva le note relative alle notizie identificative. Per suffragare tale ipotesi basterà osservare le fotografie contrassegnate dai nn. inv. BRI /VER. 14 e 19 che riproducono la firma autografa di Veronesi (la grafia è identica a quella delle scritte che compaiono quasi ovunque) e la meticolosità della descrizione di luoghi e situazioni . Purtroppo, non si è riusciti a risalire ad alcun dato anagrafico e/o biografico.
La Facoltà (ovvero, la concessione) di costruire ed esercitare la ferrovia tra Ancona e Bologna venne accordata dal governo pontificio, con decreto del 21 maggio 1856 al Marchese di Casa Valdes, con la prescrizione di costruirla entro 10 anni e per la durata di 95 anni. Il 16 agosto successivo il governo approvò lo statuto della Società generale delle strade ferrate romane costituita per la costruzione e l'esercizio dell'intera linea ferroviaria Roma-Ancona e prosecuzione fino a Bologna.
La ferrovia fu aperta all'esercizio verso la fine 1861, dopo l'Unità d'Italia. L'ultimo tratto fu inaugurato il 17 novembre.
La gestione fu dapprima assegnata alla Società per le strade ferrate romane; successivamente e fino al 1885 alla Società Italiana per le strade ferrate meridionali e dopo il 1905, a seguito della "legge Fortis" che statalizzava le ferrovie, la gestione passò alle Ferrovie dello Stato.

La linea è stata raddoppiata agli inizi del Novecento, ed elettrificata negli anni '30 (prima la tratta Bologna-Rimini, poi nel 1938 anche la Rimini-Ancona).