Ferruccio Giacomelli - Natura morta - Omaggio a Chardin - s.d.

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Ferruccio Giacomelli - Natura morta - Omaggio a Chardin - s.d.

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Inventario
FF 3271-007

Notizie storico artistiche

Datazione
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Pittura - Pittura a olio - Artisti - Pittori - Giacomelli, Ferruccio
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Baccilieri Adriano (a cura di), Ferruccio Giacomelli, Bologna, 1992; Coen Vittoria, 11 artisti sulla Via degli Dei, Bologna, 2005; 40 pitture di Ferruccio Giacomelli, catalogo della mostra, Ferrara, Galleria Montanari - marzo 1967, Bologna, 1967, Tav. III.
Note
Ferruccio Giacomelli (1897-1987) intraprende un percorso di studi irregolare, privilegiando sempre il settore artistico e artigianale. Partecipa alla mostra di Belle Arti del Littoriale nel 1932 insieme ai maggiori esponenti della pittura locale del momento. Di carattere schivo e riservato concederà i suoi dipinti per una sola mostra monografica nel 1967, a Ferrara, presso la Galleria Montanari. Sarà docente presso il Liceo Artistico di Bologna e successivamente direttore dell’Accademia di Belle Arti (1942-1954), ma anche scrittore e critico d’arte, collaboratore di quotidiani locali. Dai primi anni Cinquanta si trasferisce a Monzuno dove la presenza di artisti come Nino Bertocchi e Lea Colliva favoriscono un clima fecondo per l’evoluzione della sua pittura. L'immagine in esame potrebbe essere stata realizzata in funzione del catalogo per la mostra del 1967, quando ancora era consuetudine l'utilizzo del bianco e nero per questo tipo di pubblicazione.