Festa Mutino-Bononiense alla Fossalta - 31 maggio 1908: i due Potta

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Festa Mutino-Bononiense alla Fossalta - 31 maggio 1908: i due Potta

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Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
s.l., 1908
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Modena, 29.6.1908
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Sul recto sono leggibili il messaggio del mittente e la data di compilazione. Sul verso è stampata la pubblicità del volume di Tassoni edito da Formiggini. La cartolina è viaggiata da Modena a Genova. Il timbro postale risale al 29.6.1908.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Festa Mutino-Bononiense alla Fossalta - 31 maggio 1908: i due Potta
Note
Nella primavera del 1908 Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938) organizzò La Festa Mutino-Bononiense in onore dello scrittore modenese Alessandro Tassoni (1565-1635), autore della "Secchia rapita" (nella traduzione in dialetto bolognese "La mastèla rubà"), burlesca rievocazione della storica rivalità tra le vicine città di Modena e Bologna.
Indetta per il 31 maggio, venne poi rinviata al 29 giugno.
Il poema tassoniano si basa su fatti storici, quali la battaglia di Fossalta del 1249, ricordata per la cattura del principe imperiale Re Enzo, e l'episodio della secchia rapita, seguito alla battaglia di Zappolino nel 1325.
Alla Festa Mutino-Bononiense partecipò un Comitato bolognese con le più alte autorità cittadine, accolto a Modena con grandi onori.
Fu proprio in questa occasione che ebbe inizio l'attività editoriale di Formiggini, che, oltre alla "Secchia" -illustrata da Giuseppe Graziosi, Alfredo Baruffi, Umberto Tirelli, Augusto Majani e altri- pubblicò anche i "Sonetti" di Tassoni e una miscellanea di studi sullo scrittore introdotta da Giovanni Pascoli.
Sulla cartolina è scritto "I due Potta". La Potta è un personaggio protagonista di una leggenda modenese. All'esterno del duomo (prospetto meridionale, seconda antefissa da ovest) è scolpita una statua la cui origine sembra, in realtà, più antica. Tale personaggio è stato raffigurato come un uomo bisessuato. In genere, l'uomo bisessuato costituiva una raffigurazione allegorica della fecondità, in quanto capace di riprodursi senza necessitare di altri individui.