Firenze. Due Candeliere dell'Altare della Cappella Ardinghelli in S. Trinita

60f6e1433c12a10007f1da13

Firenze. Due Candeliere dell'Altare della Cappella Ardinghelli in S. Trinita

 Genera il pdf

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1871-1879
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
26,9x20,9
Indicazione di colore
B/N
Soggetto o iconografia
Bologna - Collocazione ignota - Scultura - Bassorilievi - Calchi in gesso - Benedetto da Rovezzano (riproduzione da) - Due frammenti di candeliera con motivi floreali
Bibliografia
Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1879; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999.
Note
La datazione della lastra deriva dal riscontro sui cataloghi a stampa, presente nel catalogo del 1879, nella sezione "Ornements et Details" con il titolo Chandelier e non in quello precedente (1871).
Il calco in gesso riproduce un originale fregio decorativo in marmo di Benedetto da Rovezzano realizzato nel 1552 per l'altare della Cappella Ardinghelli in S. Trinita a Firenze.
Nonostante la collocazione specifica risulti sconosciuta, è assunto che i calchi in gesso raffigurati in questo gruppo di lastre erano conservati a Bologna -probabilmente presso l'Accademia di Belle Arti- grazie al confronto con alcuni fototipi in cui compare, nella titolazione, il nome della città.
Fascetta didascalica dattiloscritta, anche se rimangono tracce di un'iscrizione manoscritta a inchiostro nero.