Gardolo (TN): chiesa

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Gardolo (TN): chiesa

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Inventario
MICH. 2226
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Gardolo (TN)
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Gardolo (TN): chiesa
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Questa ripresa, come ci informa una scritta sulla busta delle pellicole originali, fu scattata nell'agosto 1900 durante il tragitto tra Gardolo e Bolzano. Gardolo è situato a nord di Trento, lungo la valle dell'Adige. La didascalia riportata è quella attribuita dallo stesso Michelini. In realtà, il campanile con bifore romaniche e cuspide piramidale che si riconosce è quello della vecchia chiesa non più esistente. La tradizione vuole che vi sarebbe salito Napoleone Bonaparte per studiare le posizioni degli Austriaci schierati verso Lavis (5 settembre 1796). E' opportuno ricordare che fino al 1918 quei territori si trovavano ancora sotto il dominio dell'Impero Austro-Ungarico. Per il nostro autore si trattava dunque di un vero e proprio viaggio all'estero.