Genova: Giuseppe Michelini al molo Lucedio

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Genova: Giuseppe Michelini al molo Lucedio

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Inventario
MICH. 0464
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Genova
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Genova: Giuseppe Michelini al molo Lucedio
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. In Liguria si fermò, tra l'altro, a Genova. Renzo Renzi ci riporta che uno di questi "passaggi" avvenne nel 1902, tuttavia, nelle riprese successive, la presenza di Ines induce chi scrive a pensare che si tratti invece di un viaggio compiuto nel 1904, subito dopo il matrimonio, avvenuto nel febbraio di quell'anno. Giuseppe e la moglie sono giovani, soli e l'abbigliamento è quello invernale: Genova potrebbe dunque essere stata una tappa del loro viaggio di nozze. Quello che in famiglia veniva affettuosamente chiamato "Geppe" calza un buffo cappello e si è probabilmente cimentato in un autoscatto. La scena è quella del molo Lucedio, che pochi anni prima era stato gravemente danneggiato da una furiosa mareggiata. Il molo fu costruito grazie ad una donazione di venti milioni di lire giunta al governo nel 1874 da parte del senatore Raffaele de Ferrari, duca di Galliera e principe di Lucedio: ecco dunque spiegato il perché ancora porta tale nome.