Giosuè Carducci legge il giornale
Giosuè Carducci legge il giornale
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1906
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Giosuè Carducci legge il giornale
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Casalecchio di Reno (Bo), Grafis/Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Come usava per il ceto borghese del tempo che seguiva le antiche consuetudini aristocratiche, i bolognesi agiati come i Michelini passavano le vacanze in villa. Gli svaghi erano modesti, il tempo trascorreva tra passeggiate e conversazioni, giochi di società o diporti come le bocce o il tamburello. La sera si ascoltava musica o si ballava. Giuseppe Michelini, che aveva iniziato ad interessarsi di fotografia nel 1890, non perse l'occasione per utilizzare il tempo a sua disposizione per documentare l'esterno e l'interno della casa; per ritrarre i suoi figli, i componenti della famiglia e gli amici, quasi a comporre un album narrativo, un vero e proprio diario che si arricchiva di anno in anno. Naturalmente, le visite venivano restituite e quando -nell'estate 1906- i Michelini si recarono alla villa Coltelli di Barbianello e si presentò -ghiottissima- l'occasione di poter ritrarre il grande Carducci in una posa non ufficiale, il nostro non se la fece di certo scappare. Pare addirittura che questo ritratto possa essere considerato l'ultimo del poeta, che morirà poi l'anno successivo, dopo aver vinto il premio Nobel per la letteratura.