Giovan Francesco Susini - S. Giovanni Battista giovane - 1610/1630 - ora Washington National Gallery

60f6ddcc3c12a10007f19e21

Giovan Francesco Susini - S. Giovanni Battista giovane - 1610/1630 - ora Washington National Gallery

 Genera il pdf
Inventario
FF 1140-431

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1957-1959
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Scultura - Opere d'arte - Scultori - Susini, Gioavn Francesco - Esposizioni - Collezionisti - Bassi, Arturo
Bibliografia
Lombardi Giovanna, Giovan Francesco Susini, in Annali della Scuola Normale Superiore di Pisa. Classe di Lettere e Filosofia, Vol. 9, No. 2, 1979, pp. 759-790; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.

Note
Il fondo Fototecnica ospita numerose scatole che fanno riferimento alla figura di Arturo Bassi, scultore e studioso, direttore per un periodo del Centro Studi Piero della Francesca, consulente e mediatore nel commercio
di sculture. Molte delle immagini contenute in archivio sono riconducibili ad alcuni eventi espositivi svoltisi tra il 1956 e il 1958. Un gruppo di scatole invece è riferibile a una scultura di S. Giovanni Battista giovane, dato a Michelangelo e ora attribuita a Giovan Francesco Susini. La storia della scultura è interessante e complessa: viene acquistata dall'antiquario e collezionista Pietro Tozzi a New York nel 1942, ad un’asta presso le American-Anderson Galleries come opera di Andrea Sansovino. Una volta in Italia Tozzi la attribuisce a Michelangelo Buonarroti e per avallare l'ipotesi la statua resta dal 1957 al 1959 presso Casa Buonarroti, insieme alla collezione di calchi di opere michelangiolesche per permettere ad esperti e storici dell'arte di visionarla e per favorire un confronto diretto: tra questi Giovanni Poggi, sovrintendente alle antichità in Toscana, ed Arturo Bassi, committente di Fototecnica per queste immagini. Nel 1964 viene pubblicato un volume che tendeva a confermare l'autografia michelangiolesca, ma la teoria di Tozzi viene smentita e dal 2005 la scultura si trova alla National Gallery of Art di Washington, come opera secentesca di Giovan Francesco Susini (attribuzione di Roberto Caglioti sulla base del raffronto con il Bacco del Louvre). Nel dettaglio particolare della parte inferiore.