Granarolo dell' Emilia (BO), chiesa parrocchiale
Granarolo dell' Emilia (BO), chiesa parrocchiale
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Granarolo Emilia (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Quaranta XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Granarolo (BO), 1942
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
15,3x10,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata verso un paese della provincia di Arezzo. Il timbro postale è parzialmente illeggibile ma ben riconoscibile risulta l'anno: 1942.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Granarolo dell'Emilia (BO), chiesa parrocchiale
Bibliografia
http://www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it/
https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it
https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it
Note
Il territorio del Comune di Granarolo dell'Emilia si estende immediatamente a nord del Comune di Bologna. Le piu' antiche tracce di popolamento di tale territorio risalgono al periodo villanoviano (VI sec. a.C.), ma ritrovamenti etruschi, celtici e romani, attestano la frequentazione della zona per tutta l'antichità, probabile via di transito per il ferrarese .
Le ancora oggi notevoli tracce della centuriazione romana sono la migliore testimonianza della vocazione agricola del circondario, vero e proprio "granaio" (come suggerisce l'etimologia del nome) per la città di Bologna anche durante il periodo medievale e moderno.Tradizione vuole che qui abbia avuto origine la stirpe dei Bentivoglio, Signori di Bologna tra il Quattocento e il Cinquecento. Si narra che il capostipite della nobile famiglia sia nato a Viadagola il 4 maggio del 1252, dall'unione di una bella contadina del luogo e Re Enzo di Svevia, prigioniero dei Bolognesi.
Il comune di Granarolo dell'Emilia si costituì poco prima dell'Unità d'Italia col nome di comune di Viadagola fino a che nel 1876 non assunse la nuova denominazione. Granarolo era infatti la frazione emergente per popolazione e per aggregati di case, in quanto il baricentro della vita produttiva si stava spostando sulla via San Donato, grazie soprattutto alla funzionalità della tranvia Bologna-Malalbergo, dismessa solo nel secondo dopoguerra. Attualmente è sede amministrativa dell'Unione Terre di Pianura. La chiesa parrocchiale di San Vitale, ricostruita nel 1682, conserva un "San Girolamo" attribuito al Guercino.
Le ancora oggi notevoli tracce della centuriazione romana sono la migliore testimonianza della vocazione agricola del circondario, vero e proprio "granaio" (come suggerisce l'etimologia del nome) per la città di Bologna anche durante il periodo medievale e moderno.Tradizione vuole che qui abbia avuto origine la stirpe dei Bentivoglio, Signori di Bologna tra il Quattocento e il Cinquecento. Si narra che il capostipite della nobile famiglia sia nato a Viadagola il 4 maggio del 1252, dall'unione di una bella contadina del luogo e Re Enzo di Svevia, prigioniero dei Bolognesi.
Il comune di Granarolo dell'Emilia si costituì poco prima dell'Unità d'Italia col nome di comune di Viadagola fino a che nel 1876 non assunse la nuova denominazione. Granarolo era infatti la frazione emergente per popolazione e per aggregati di case, in quanto il baricentro della vita produttiva si stava spostando sulla via San Donato, grazie soprattutto alla funzionalità della tranvia Bologna-Malalbergo, dismessa solo nel secondo dopoguerra. Attualmente è sede amministrativa dell'Unione Terre di Pianura. La chiesa parrocchiale di San Vitale, ricostruita nel 1682, conserva un "San Girolamo" attribuito al Guercino.