Granarolo dell' Emilia (BO), vedute

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Granarolo dell' Emilia (BO), vedute

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Inventario
BRI / BO PROVINCIA 986
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Granarolo Emilia (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX°
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Granarolo (BO), 12.7.1968
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata verso Igea Marina. Il timbro di spedizione risale al 12.7.1968
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Granarolo dell'Emilia (BO), vedute
Bibliografia
http://www.comune.granarolo-dellemilia.bo.it/
https://turismoinpianura.cittametropolitana.bo.it

Note
Il territorio del Comune di Granarolo dell'Emilia si estende immediatamente a nord del Comune di Bologna. Le piu' antiche tracce di popolamento di tale territorio risalgono al periodo villanoviano (VI sec. a.C.), ma ritrovamenti etruschi, celtici e romani, attestano la frequentazione della zona per tutta l'antichità, probabile via di transito per il ferrarese .
Le ancora oggi notevoli tracce della centuriazione romana sono la migliore testimonianza della vocazione agricola del circondario, vero e proprio "granaio" (come suggerisce l'etimologia del nome) per la città di Bologna anche durante il periodo medievale e moderno.Tradizione vuole che qui abbia avuto origine la stirpe dei Bentivoglio, Signori di Bologna tra il Quattocento e il Cinquecento. Si narra che il capostipite della nobile famiglia sia nato a Viadagola il 4 maggio del 1252, dall'unione di una bella contadina del luogo e Re Enzo di Svevia, prigioniero dei Bolognesi.
Il comune di Granarolo dell'Emilia si costituì poco prima dell'Unità d'Italia col nome di comune di Viadagola fino a che nel 1876 non assunse la nuova denominazione. Granarolo era infatti la frazione emergente per popolazione e per aggregati di case, in quanto il baricentro della vita produttiva si stava spostando sulla via San Donato, grazie soprattutto alla funzionalità della tranvia Bologna-Malalbergo, dismessa solo nel secondo dopoguerra. Attualmente è sede amministrativa dell'Unione Terre di Pianura.