Guzzano (Pianoro), Chiesa di San Benedetto: due arcaici capitelli ora scomparsi
Guzzano (Pianoro), Chiesa di San Benedetto: due arcaici capitelli ora scomparsi
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FANT 0331
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Guzzano (Pianoro)
Data della ripresa
1965
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo su pellicola 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Guzzano (Pianoro), Chiesa di San Benedetto: due arcaici capitelli ora scomparsi
Note
Durante la seconda guerra mondiale, sull'intero territorio del comune di Pianoro si attestò la Linea Gotica denominata dagli alleati "Winter Line" (ottobre 1944 all'aprile 1945).
Il centro del paese di Pianoro Vecchio, le scuole e il Municipio furono rasi al suolo, insieme alle antiche chiese di Gorgognano, Monte delle Formiche, Guzzano, Musiano, Riosto e Sant'Andrea di Sesto. La popolazione civile fu costretta a sfollare a causa degli incessanti bombardamenti anglo-americani e delle cruente battaglie contro le truppe nazi-fasciste.
Gli archivi comunali andarono completamente perduti e con essi gran parte della memoria storica della comunità pianorese. Luigi Fantini che già aveva fatto una campagna fotografica nel 1940 tornò in queste zone dieci anni dopo e nel 1965 per documentare ciò che era rimasto dopo gli eventi bellici. La chiesa di San Benedetto era stata ricostruita nella seconda metà del secolo XIII dai frati Minori Conventuali sui resti di una preesistente abbazia benedettina. Uno studio per approfondire le vicende dell'edificio fu pubblicato da Giuseppe Rivani nella "Strenna Storica Bolognese" 1968 (pp. 91-97). I due capitelli documentati erano in stile romanico, a volute, con foglie schematiche, derivazione "povera" del capitello composito romano ispirato all'ordine ionico.
Il centro del paese di Pianoro Vecchio, le scuole e il Municipio furono rasi al suolo, insieme alle antiche chiese di Gorgognano, Monte delle Formiche, Guzzano, Musiano, Riosto e Sant'Andrea di Sesto. La popolazione civile fu costretta a sfollare a causa degli incessanti bombardamenti anglo-americani e delle cruente battaglie contro le truppe nazi-fasciste.
Gli archivi comunali andarono completamente perduti e con essi gran parte della memoria storica della comunità pianorese. Luigi Fantini che già aveva fatto una campagna fotografica nel 1940 tornò in queste zone dieci anni dopo e nel 1965 per documentare ciò che era rimasto dopo gli eventi bellici. La chiesa di San Benedetto era stata ricostruita nella seconda metà del secolo XIII dai frati Minori Conventuali sui resti di una preesistente abbazia benedettina. Uno studio per approfondire le vicende dell'edificio fu pubblicato da Giuseppe Rivani nella "Strenna Storica Bolognese" 1968 (pp. 91-97). I due capitelli documentati erano in stile romanico, a volute, con foglie schematiche, derivazione "povera" del capitello composito romano ispirato all'ordine ionico.