Humberto Maschio

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Humberto Maschio

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Inventario
BRI / BOLOGNA F.C. 51

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto si legge la dedica: "A Sasdelli Nino / con affetto" cui segue la firma autografa del calciatore. Nell'angolo inferiore destro c'è il nome del fotografo Sul verso il prof. Brighetti ha annotato: "Maschio".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Humberto Maschio
Note
Le fotografie contrassegnate con la serie inventariale BRI / BOLOGNA F.C. fanno parte di una vasta documentazione di immagini relative alla squadra di calcio cittadina. Tale documentazione fu raccolta dal prof. Antonio Brighetti per il suo sterminato archivio sulla storia della città. Le fotografie riguardano i diversi campi sui quali il Bologna Football Club ha giocato, i calciatori e le squadre che si sono succedute dal 1909 fino ad un più recente passato. Molti sono anche i documenti archivistici, che però saranno sottoposti a diversa e successiva catalogazione. Il Bologna Foot Ball Club nacque ufficialmente il 3 ottobre 1909, presso la birreria Ronzani in via Spaderie, come sezione "per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese, presieduto dal Cavalier Sandoni. Fu eletto Presidente Louis Rauch, un odontoiatra svizzero. Arrigo Gradi ebbe la nomina a capitano. Fu lui a introdurre la maglia rossa e blu, mutuandola dal collegio svizzero di Schonberg a Rossbach, dove era stato studente. L'iniziativa di fondare una squadra di football inglese era stata di Emilio Arnstein, un giovane di origine boema arrivato a Bologna l'anno prima. Humberto Dionisio Maschio Bonassi (Avellaneda, 20 febbraio 1933) è un ex calciatore argentino naturalizzato italiano. Iniziò la carriera in patria militando nel Quilmes e nel Racing. Successivamente venne in Italia, accettando l'ingaggio del Bologna. Dopo l'esperienza coi rossoblù (durata dal 1957 al 1959), Maschio indossò le maglie di Atalanta, Inter, con cui vinse lo scudetto al termine della stagione 1962-1963, e Fiorentina, nelle cui fila conquistò nel 1966 la Coppa Italia e la Coppa Mitropa.
Nello stesso anno, trentatreenne, lasciò l'Italia per ritornare al Racing di Avellaneda; coi biancocelesti, nel 1967 vinse la Coppa Libertadores e l'Intercontinentale. In patria, formò con Sívori e Angelillo il famoso trio offensivo della nazionale argentina, detto "degli angeli dalla faccia sporca", che conquistò la Coppa America nel 1957 vincendo tutti gli incontri. In quanto oriundo, ottenne la cittadinanza italiana e giocò nella nazionale azzurra esordendo il 5 maggio 1962 in un'amichevole disputata a Firenze contro la Francia. Partecipò al Mondiale del 1962, in Cile, ove fu schierato contro la squadra di casa nella gara ricordata come la "Battaglia di Santiago", e durante la quale l'ala sinistra cilena Leonel Sánchez gli ruppe il naso con un pugno a gioco fermo. Finita la carriera come calciatore, Maschio allenò il Racing e, per un breve periodo, fu commissario tecnico dell'Argentina.