Il Beato Niccolò Albergati implora la B.V. di San Luca per la liberazione dalla peste (1438)
Il Beato Niccolò Albergati implora la B.V. di San Luca per la liberazione dalla peste (1438)
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1976
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
15x10,5
Indicazione di colore
monocromo su cartoncino giallo
Iscrizioni
Nel verso, in basso a sinistra, è riportato: "V centenario della visita annuale della B. Vergine di San Luca alla città di Bologna (1476-1976)". Sullo stesso lato, in alto, è riportato il titolo con la specifica: "incisione anonima, dal "viaggio" dell'a. 1770".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Il Beato Niccolò Albergati implora la B.V. di San Luca per la liberazione dalla peste (1438)
Bibliografia
Elena Gottarelli, "I viaggi della Madonna di San Luca", Bologna, Tamari, 1976, tav. XXXIII.
Note
Le stampe che riproducono i cosiddetti "Viaggi della Madonna di San Luca" furono prodotte in un periodo di tempo compreso tra il 1657 e il 1797. Con il termine "viaggio" si indicava l'opuscolo ove era riproposto l'itinerario processionale che compiva la sacra Immagine una volta scesa in città e per il quale le incisioni fungevano da frontespizio o da antiporta. L'opuscolo era infatti composto da un frontespizio e da tre facciate a stampa, oppure, da un'antiporta alla quale seguivano il frontespizio e due facciate. Dal 1476 i passaggi della Madonna divennero annuali ma, già dal 1436, perchè l'Immagine potesse visitare tutta la città, Bologna fu divisa in quattro quartieri: in tal modo, ogni quattro anni -alternativamente- tutti l'avrebbero accolta.Fu proprio il vescovo Niccolò Albergati ad iniziare la tradizione processionale nel 1434. La sua beatificazione ad opera di papa Benedetto XIV (il bolognese Prospero Lambertini) ne rafforzò la popolarità. La stampa si riferisce all'anno 1770. Non si conosce il nome dell'incisore, ma è chiaro il riferimento ad un'altra fortunata acquaforte che fungeva da antiporta al "viaggio" del 1746. Lo stampatore era Gaspare Franceschi. Il Priore di cui compare lo stemma in alto a destra era il Marchese Comm. Camillo Zambeccari,.