Il presidente Renato Dall'Ara
Il presidente Renato Dall'Ara
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BRI / BOLOGNA F.C. 66
Autore
Categoria:
Notizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Bologna (?)
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
17x18
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso il prof. Brighetti ha scritto: "Dall'Ara"; al centro è stato apposto il timbro del laboratorio fotografico.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Il presidente Renato Dall'Ara
Note
Le fotografie contrassegnate con la serie inventariale BRI / BOLOGNA F.C. fanno parte di una vasta documentazione di immagini relative alla squadra di calcio cittadina. Tale documentazione fu raccolta dal prof. Antonio Brighetti per il suo sterminato archivio sulla storia della città. Le fotografie riguardano i diversi campi sui quali il Bologna Football Club ha giocato, i calciatori e le squadre che si sono succedute dal 1909 fino ad un più recente passato. Molti sono anche i documenti archivistici, che però saranno sottoposti a diversa e successiva catalogazione. Il Bologna Foot Ball Club nacque ufficialmente il 3 ottobre 1909, presso la birreria Ronzani in via Spaderie, come sezione "per le esercitazioni di sport in campo aperto" del Circolo Turistico Bolognese, presieduto dal Cavalier Sandoni. Fu eletto Presidente Louis Rauch, un odontoiatra svizzero. Arrigo Gradi ebbe la nomina a capitano. Fu lui a introdurre la maglia rossa e blu, mutuandola dal collegio svizzero di Schonberg a Rossbach, dove era stato studente. L'iniziativa di fondare una squadra di football inglese era stata di Emilio Arnstein, un giovane di origine boema arrivato a Bologna l'anno prima. Nel 1934 divenne presidente del Club Renato Dall'Ara (Reggio nell'Emilia, 1892 – Milano, 1964). Era un imprenditore di modeste origini quando, dopo la Prima Guerra Mondiale, si era trasferito da Reggio Emilia a Bologna e aveva avviato una florida aziendina di maglieria che lo rese facoltoso.
Durante i primi anni della sua presidenza, fra il 1934 e il 1941, la squadra rossoblu (guidata fino al 1938 dal tecnico ungherese Árpád Weisz) conquistò quattro scudetti e il Trofeo dell'Esposizione a Parigi nel 1937, successi grazie ai quali il Bologna fu soprannominato "lo squadrone che tremare il mondo fa".
Dopo il 1945, nonostante la sua abilità come dirigente e profondo conoscitore di calcio, Dall'Ara non riuscì per un lungo periodo a ripetere i successi degli anni precedenti, fino a quando, all'inizio degli anni Sessanta, ebbe la felice intuizione di ingaggiare come allenatore Fulvio Bernardini (cfr. BRI / BOLOGNA F.C. 37).
Il campionato 1963-64, avvincente quanto nessun altro si concluse - per la prima ed unica volta nella storia del calcio italiano - con lo spareggio di Roma fra Bologna ed Inter, che si disputò il 7 giugno 1964 e si concluse con la vittoria dei rossoblu per 2-0. Quattro giorni prima dell'incontro, il 3 giugno, Dall'Ara, da tempo sofferente di cuore, morì a Milano colpito da infarto mentre si trovava nella sede della Lega Calcio insieme ad Angelo Moratti per una riunione preparatoria in vista della partita. Personaggio molto popolare del calcio bolognese ed italiano, si distingueva per la bonomia e l'arguzia.
Ora riposa nel Cimitero Comunale della Certosa a Bologna. Nel 1983 la città gli ha dedicato ed intestato lo stadio comunale.
Dall'Ara è da tutti considerato, assieme a Paolo Mazza, presidente della SPAL, e a Raimondo Lanza di Trabia, presidente del Palermo, l'inventore della sede fissa del calciomercato.
Durante i primi anni della sua presidenza, fra il 1934 e il 1941, la squadra rossoblu (guidata fino al 1938 dal tecnico ungherese Árpád Weisz) conquistò quattro scudetti e il Trofeo dell'Esposizione a Parigi nel 1937, successi grazie ai quali il Bologna fu soprannominato "lo squadrone che tremare il mondo fa".
Dopo il 1945, nonostante la sua abilità come dirigente e profondo conoscitore di calcio, Dall'Ara non riuscì per un lungo periodo a ripetere i successi degli anni precedenti, fino a quando, all'inizio degli anni Sessanta, ebbe la felice intuizione di ingaggiare come allenatore Fulvio Bernardini (cfr. BRI / BOLOGNA F.C. 37).
Il campionato 1963-64, avvincente quanto nessun altro si concluse - per la prima ed unica volta nella storia del calcio italiano - con lo spareggio di Roma fra Bologna ed Inter, che si disputò il 7 giugno 1964 e si concluse con la vittoria dei rossoblu per 2-0. Quattro giorni prima dell'incontro, il 3 giugno, Dall'Ara, da tempo sofferente di cuore, morì a Milano colpito da infarto mentre si trovava nella sede della Lega Calcio insieme ad Angelo Moratti per una riunione preparatoria in vista della partita. Personaggio molto popolare del calcio bolognese ed italiano, si distingueva per la bonomia e l'arguzia.
Ora riposa nel Cimitero Comunale della Certosa a Bologna. Nel 1983 la città gli ha dedicato ed intestato lo stadio comunale.
Dall'Ara è da tutti considerato, assieme a Paolo Mazza, presidente della SPAL, e a Raimondo Lanza di Trabia, presidente del Palermo, l'inventore della sede fissa del calciomercato.