Imola (BO), convento delle'Osservanza con al Cappella di stile bramantesco
Imola (BO), convento delle'Osservanza con al Cappella di stile bramantesco
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Imola (BO)
Luogo e anno di edizione
Milano, Imola (BO), s.d.
Data della ripresa
Anni Quaranta sec. XX°(?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Imola (BO), 3.3.1941
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Imola verso Bologna. Il timbro di spedizione risale al 3.3.1941
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Imola (BO), convento delle'Osservanza con al Cappella di stile bramantesco
Bibliografia
http://www.imolacentrostorico.it/centro-storico
Note
Il convento dell'Osservanza è situato appena fuori le mura in direzione Porta Montanara. L'intero complesso è legato all'opera dei Frati Minori Osservanti, presenti in città sin dal XV secolo. Edificato in un'area dove già sorgevano una piccola chiesa e un lazzaretto, esso comprende: il santuario della Beata Vergine delle Grazie; la chiesa di S. Michele Arcangelo; il convento dell'Osservanza.
La Chiesa fu terminata nel 1472 e pochi anni più tardi furono aggiunti i due chiostri e le cappelle, originariamente divise da muriccioli demoliti nel 1940 per ottenere un'unica navata laterale.
La facciata è molto semplice mentre il portico ha gli archi a tutto sesto decorati con teste di serafini.
Sotto al portico si trovano tre monumenti funerari di cui il più interessante è quello di Bianca Landriani, sorella di Caterina Sforza.
Tutto il complesso ha subito varie trasformazioni e ristrutturazioni, che ora ci presentano una situazione "viziata" rispetto a quella originaria.
La cappella di cui si fa cenno è attribuita al Bramante e ricorda la presenza di Papa Giulio II in città.
La Chiesa fu terminata nel 1472 e pochi anni più tardi furono aggiunti i due chiostri e le cappelle, originariamente divise da muriccioli demoliti nel 1940 per ottenere un'unica navata laterale.
La facciata è molto semplice mentre il portico ha gli archi a tutto sesto decorati con teste di serafini.
Sotto al portico si trovano tre monumenti funerari di cui il più interessante è quello di Bianca Landriani, sorella di Caterina Sforza.
Tutto il complesso ha subito varie trasformazioni e ristrutturazioni, che ora ci presentano una situazione "viziata" rispetto a quella originaria.
La cappella di cui si fa cenno è attribuita al Bramante e ricorda la presenza di Papa Giulio II in città.