Ingresso in Bologna di Cristina regina di Svezia (1655)

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Ingresso in Bologna di Cristina regina di Svezia (1655)

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Inventario
BRI 00505, BRI 00506
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Serie
Bologna antica - serie 2
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
b/n viraggio seppia+
Iscrizioni
Il nome dell'editore è visibile sul verso, in basso a sinistra, preceduto dal n. 21-a
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna, Ingresso in città della regina Cristina di Svezia
Note
La regina Cristina di Svezia (Stoccolma, 1626-Roma, 1689) successe al padre Gustavo Adolfo. Dopo un periodo di reggenza, nel 1644 assunse i pieni poteri. Amante delle letture filosofiche e letterarie richiamò a Stoccolma i più celebri uomini di cultura del tempo, tra i quali Cartesio. Tutto questo, però, a scapito di un buon governo e ciò non fece che acuire il malcontento del Paese. Subì una profonda crisi religiosa, che nel 1654 la indusse a passare al cattolicesimo e ad abdicare in favore di un cugino. Per evitare le vendette dei Protestanti, lasciò la Svezia dirigendosi in Olanda, in Austria e poi in Italia. Nel lungo viaggio verso Roma (dove l'accolse il papa per raccogliere la sua professione di fede), si fermò alcuni giorni anche a Bologna. Le cronache del tempo narrano che arrivò il venerdì 26 novembre 1655 con un seguito di 255 persone e di 247 cavalli. Fu accolta sontuosamente, con spettacoli e fuochi d'artificio. In città si trattenne fino al lunedì successivo e visitò, tra gli altri, l'Archiginnasio, dove ricevette dall'astronomo Cassini un disegno e una descrizione della celebre meridiana da lui realizzata per San Petronio, eseguiti su un grande "foglio" di seta. Una notte dormì anche a Palazzo Tanari (in piazzetta della Pioggia), ospite del Gonfaloniere Giovanni Niccolò Tanari. A Roma visse alternativamente per poi prendere fissa dimora in Palazzo Corsini, dove ebbe origine l'Arcadia. Nella città eterna morì e fu sepolta nella basilica di San Pietro.