Inno dei goliardi

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Inno dei goliardi

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Notizie storico artistiche

Datazione
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
litografia policroma, cartolina postale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Sul recto vi sono parole e musica dell'inno. Le parole sono di M. Pesce, mentre la musica fu composta da E. Antonelli.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Università - Inno dei Goliardi
Note
Nel secolo XIX le Facoltà universitarie erano riservate a un ristrettissimo ed elitario numero di fortunati. La crescita economica e il miglioramento delle condizioni sociali medie che seguirono all'Unità d'Italia, portarono le università italiane ad aumentare in maniera progressiva il numero di iscritti. Così la vita goliardica uscì dai caffè letterari e si riversò nelle piazze e nei teatri, dove gli studenti amavano imperversare con manifestazioni quali le Feriae Matricularum, i carnevali goliardici, le operette (la più celebre fu "Addio, giovinezza!"), la distribuzione di giornali satirici (i cosiddetti numeri unici). Fino all'avvento del fascismo queste manifestazioni, prendendosi costantemente gioco dell'ordine costituito e delle costrizioni sociali e religiose del tempo, consentirono agli studenti di inserirsi per la prima volta con prepotenza nel dibattito sociale contemporaneo, spingendo con forza verso un ammodernamento dei costumi.