Insegna dell'oreficeria "della Castellata"

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Insegna dell'oreficeria "della Castellata"

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Notizie storico artistiche

Tecnica e supporto
Legno intagliato e dipinto, ferro.
Misure (in cm)
lungh. 40
Notizie storico critiche
Anch'essa erroneamente ritenuta fino a qualche tempo fa un' insegna di osteria. L'osteria "della Cancellata" era situata in via Orefici, angolo via Ranocchi e cessò l'attività nel 1849 (vedi Indicatore Bolognese 1854). In realtà appartiene alla gioielleria Coltelli tuttora presente in via D'Azeglio dove ancora sull'insegna si può vedere il disegno della castellata originale. Fondata nel 1834 la gioielleria Coltelli era situata originariamente nella scomparsa via Spaderie dove prima sorgeva davvero un'osteria che aveva come simbolo proprio una castellata, ovvero una misura da vino. Questo si spiega in quanto queste insegne che per tutto l'otto e parte del novecento hanno costellato le vie di Bologna, col tempo hanno finito per identificare non solo la bottega ma anche il luogo in cui si trovavano, diventando pertano inamovibili anche in caso di cessione o di modifica dell'attività. La giolleria Coltelli si è poi trasferita in via Indipendenza rimanendovi dal 1911 al 2009, prima di stabilirsi in via D'Azeglio dove ancora in negozio conserva un esemplare della castellata del tutto simile a quello qui conservato.
Descrizione
Barilotto lungo e stretto con cinghie di ferro.
Bibliografia
Le botteghe degli orefici di Bologna e le loro insegne, 1911, manoscritto conservato presso la biblioteca dell'Archiginnasio (B 4227); A. Molinari Pradelli, Bologna in vetrina, Bologna, 1994, p. 291;
Note
Le insegne di antiche botteghe, molte delle quali oggi visibili nella sala della Forma Urbis nel Museo della Storia della città di Bologna in Palazzo Pepoli, giunsero nelle collezioni della Cassa di Risparmio in Bologna in seguito agli sventramenti di via Rizzoli d'inizio Novecento con conseguente esproprio di tante botteghe che lì avevano sede, soprattutto oreficerie.
Nella biblioteca dell'Archiginnasio si conserva un volumetto manoscritto sulle "Botteghe degli orefici di Bologna e le loro insegne, dal 1812 al 1911" dove si ritrovano molte delle insegne qui conservate con i nomi dei relativi proprietari che si sono succeduti negli anni (Bibl. Arch. - B 4227).