Isola d'Elba (LI). Portoferraio: residenza di Napoleone Bonaparte, la custode

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Isola d'Elba (LI). Portoferraio: residenza di Napoleone Bonaparte, la custode

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Inventario
MICH. 2165
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Isola d'Elba (LI), Portoferraio
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Isola d'Elba (LI). Portoferraio: residenza di Napoleone Bonaparte, la custode
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Nel luglio 1900 visitò la Toscana e le sue isole. Questa ripresa fu eseguita durante il percorso da Marciana Marina a Portoferraio sull'isola d'Elba, come ci informano i suoi appunti autografi. Portoferraio deve il suo nome al ferro e alle miniere che fecero la fortuna dell’isola nel XIX secolo, dato che divenne il porto adibito al trasporto del metallo dal territorio isolano alla terraferma. La località venne eletta capoluogo dell’isola sin dai tempi di Napoleone Bonaparte, che qui fu inviato in esilio nel 1814. Durante il suo periodo di forzata permanenza, Napoleone trasformò l’isola in una sorta di cantiere a cielo aperto in continua evoluzione, che la rese degna della presenza di un imperatore. Moltissime furono le personalità e gli intellettuali che si recarono in visita all'ex imperatore, trasformando l’isola in un punto d'incontro di culture e pensatori moderni come mai era stata prima. Le sue dimore furono: la residenza di San Martino e la Palazzina dei Mulini. La prima era dedicata alla vita privata; la seconda fungeva invece da sede di rappresentanza e dunque era dedicata alla vita pubblica.