Klausen (in italiano Chiusa): costume

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Klausen (in italiano Chiusa): costume

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Inventario
MICH. 2248
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Klausen o Chiusa (BZ)
Data della ripresa
1900
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Klausen (in italiano Chiusa) (BZ): costume
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Questa ripresa, come ci informa una scritta sulla busta delle pellicole originali, fu scattata nell'agosto 1900 durante il tragitto tra Kollmann e Franzenfeste, in Alto Adige. La didascalia è quella attribuita da Michelini stesso. Klausen (in italiano Chiusa) si trova nel cuore della Valle d'Isarco e oltre ad essere nota per le sue bellezze naturalistiche, viene ricordata perché il grande artista Albrecht Dürer vi soggiornò proprio durante il suo viaggio in Italia nel 1494. Il borgo antico è dominato dalla rocca di Sabiona con l’omonimo convento, una delle prime mete di pellegrinaggio del Tirolo. Il costume indossato dalla donna ritratta pare proprio quello riservato ai giorni di festa: tradizionalmente, infatti, tale abito era composto da una gonna nera lunga fino alle caviglie, da una giacchetta dello stesso colore accollata e arricchita da un colletto di pizzo sulla breve scollatura e da un grembiule. Il tutto veniva completato da un cappello nero con nastri di broccato larghi e lunghi. E' opportuno ricordare che fino al 1918 quei territori si trovavano ancora sotto il dominio dell'Impero Austro-Ungarico. Per il nostro autore si trattava dunque di un vero e proprio viaggio all'estero.