L'Abetone (Pistoia): una piramide

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L'Abetone (Pistoia): una piramide

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Inventario
BRI / VER. 21

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
L'Abetone (Pistoia)
Data della ripresa
1904
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta montata su un cartoncino di supporto con profilatura d'oro
Materia e tecnica
aristotipo
Misure immagine (in cm; hxb)
10,7x8
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul recto del cartoncino di supporto, in alto a sinistra si legge "8 Agosto 1904"; al centro sotto l'immagine, compare la scritta: "Piramide di confine fra la Via Giardini, e / la Via Ximenes (m. 1337)". Nell'angolo inferiore destro si riconosce il timbro del fotografo/collezionista.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
L'Abetone (Pistoia): una piramide
Note
Questa fotografia fa parte di un piccolo nucleo presente nel fondo donato da Antonio Brighetti. Da una attenta osservazione è emerso che Luigi Veronesi era molto probabilmente un appassionato di fotografia che eseguiva lui stesso le riprese, stampava e montava le immagini sul cartoncino di supporto e scriveva le note relative alle notizie identificative. Per suffragare tale ipotesi basterà osservare le fotografie contrassegnate dai nn. inv. BRI /VER. 14 e 19 che riproducono la firma autografa di Veronesi (la grafia è identica a quella delle scritte che compaiono quasi ovunque) e la meticolosità della descrizione di luoghi e situazioni . Purtroppo, non si è riusciti a risalire ad alcun dato anagrafico e/o biografico.
L'immagine restituisce una delle due piramidi che sorgono all'Abetone. L'origine del nome di questa nota località turistica deriva chiaramente dalle grandi distese di abeti che vi si trovavano. Le piramidi sono due: sono state disegnate da Leonardo Ximenes e sorgono sull'antico confine tra il Granducato di Toscana e il Ducato di Modena. Furono costruite contestualmente alla cosiddetta Strada Regia Modenese. Promotori del progetto furono i sovrani allora regnanti: Pietro Leopoldo di Lorena e Francesco III d'Este, che diedero incarico ai loro due architetti di fiducia (Ximenes per la Toscana; Pietro Giardini per il Ducato di Modena) di realizzare una strada che permettesse al meglio i traffici che dalla Germania si spingevano verso il mar Tirreno e il porto di Livorno. La nuova strada, infatti, si chiama tuttora S.S. n. 12 dell'Abetone e del Brennero. Iniziata nel 1766, venne terminata circa dieci anni dopo.