Lago di Como. Dervio: veduta con il Castello di Orezia

60f6d68b3c12a10007f1427a

Lago di Como. Dervio: veduta con il Castello di Orezia

 Genera il pdf
Inventario
MICH. 1786
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Dervio (Co)
Data della ripresa
1898
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Lago di Como. Dervio: veduta con il Castello di Orezia
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Nel 1898, appena venticinquenne, egli fu sul Lago di Como e nel suo territorio e ne lasciò alcune bellissime riprese. In questa fotografia inquadrò un particolare di Dervio, località che sorge su una punta protesa sul lago, adagiata sul delta del torrente Varrone e all'ombra del monte Legnoncino (m.1714). Il castello che si vede al centro è quello di Orezia: si trova su una rupe che domina la penisola di Dervio. L'edificio fu costruito nel XIV° secolo per sbarrare la strada della Valvarrone, che all’epoca svolgeva un importante collegamento strategico con la Valsassina. Sulla costruzione a sinistra è ben visibile la scritta "Cartiera Ghezzi", industria che -ad evidenza- sfruttava come forza motrice l'acqua del torrente per la produzione di carta.