Leopoldo Marenco

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Leopoldo Marenco

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Inventario
MISC. / Not. 059

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
dopo il 1860
Serie
Ritratti di nobili e notabili bolognesi
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Materia e tecnica
albumina
Misure immagine (in cm; hxb)
9x5,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sul verso del cartoncino di supporto è stampato il nome del laboratorio fotografico e si legge il nome dell'uomo ritratto dopo una dedica a Sofia Monti Casignoli.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Leopoldo Marenco
Bibliografia
"Fotografia & fotografi a Bologna 1839-1900", a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992.
Note
Questa e altre novantanove fotografie dello stesso formato sono collezionate in un album familiare già di proprietà della marchesa Sofia Monti Casignoli. Si presentano come un vero e proprio "campionario" della buona società bolognese ritratta immediatamente dopo l'Unità d'Italia. I protagonisti sono nobili e professionisti, quasi tutti identificabili grazie ai loro nomi riportati a mano, con precisione, per ogni soggetto. I ritratti fotografici sono stati realizzati a figura intera, in "studi" alla moda e documentano piacevolmente il decoro e il potere delle classi agiate cittadine (quella nobile e quella borghese) dell'epoca. La persona in posa è Leopoldo Marenco (Ceva, 1831 – Milano, 1899). Figlio del drammaturgo Carlo Marenco, come suo padre lavorava per il Dipartimento del Tesoro dell'allora Regno di Sardegna. Nel 1860 diventò professore di Letteratura latina a Bologna e successivamente a Milano. Nel 1871 si ritirò a Torino. Fu un noto librettista.
I versi, scritti dopo il 1860, sono più notevoli per le loro qualità liriche. Tra le sue opere, si ricordano "Celeste", "Il Falconiere di Pietra Ardena", "Adelasia", ecc. I soggetti descritti erano contemporanei allo scrittore ma anche ispirati alla storia medievale.