Lyskamm e Piramide di Vincent: in riposo

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Lyskamm e Piramide di Vincent: in riposo

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Inventario
MICH. 1961
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Lyskamm
Data della ripresa
1908
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Lyskamm e Piramide di Vincent: in riposo
Bibliografia
1) Renzo Renzi, "Bologna 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Casalecchio di Reno (Bo), Grafis/Zanichelli, 1980; 2) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 3) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 4) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 5) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Giuseppe Michelini aveva iniziato ad interessarsi di fotografia intorno al 1890. Potendo contare su una ricca rendita e su tempo libero in abbondanza affinò sempre più la sua produzione. Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, il nostro era spesso dedito alle più varie escursioni. La sezione bolognese del Club Alpino Italiano era stata creata nel marzo 1875 grazie all'iniziativa del marchese Francesco Carega di Muricce e dell'avvocato Francesco Parenti per radunare gli appassionati della montagna. La gita inaugurale fu al Monte delle Formiche il 30 maggio. Il battesimo alpinistico avvenne invece il 10 agosto sul monte Cimone, assieme alle sezioni di Parma e Modena. Gli interessi degli alpinisti bolognesi furono, nei primi anni, soprattutto scientifici, grazie all'impronta data dal socio e poi presidente onorario prof. Luigi Bombicci, esperto internazionale di mineralogia, e all'attività di installazione di alcune stazioni metereologiche in Appennino (Cimone, San Marino, Monte Gatta). Nel 1878 la sezione collaborò con quella di Firenze per la costruzione del primo rifugio al Lago Scaffaiolo sul Corno alle Scale. Giuseppe Michelini si iscrisse al Club nella ultima decade dell'Ottocento. In quegli anni era presidente il prof. avv. Raffaello Marcovigi, che, tra l'altro, è ricordato per aver tracciato una via inedita per l'ascensione all'Antelao. Michelini, dapprima socio e poi consigliere, divenne a sua volta presidente per una decina d'anni (1915-1925). Nel 1908 venne organizzata una gita al monte Rosa e dunque una delegazione tornò nelle montagne tra la Valle d'Aosta e il Piemonte. La passione per le cime era sicuramente tanta, ma il nostro non perse l'occasione per realizzare anche qui una bella serie di fotografie. Immagini che poi non teneva certo nel cassetto, anzi, spesso e volentieri le mostrava e, trasformato il prodotto su pellicola o su lastra in diapositive, organizzava in circoli alpinistici e turistici alcune conferenze con proiezione. Questa attività gli assicurò in breve tempo la fama di conferenziere colloquiale e non privo di senso dell'umorismo. La ripresa fu effettuata presso il Lyskamm, montagna delle Alpi Pennine che fa parte della catena montuosa del Monte Rosa lungo la frontiera italo-svizzera tra la Valle d'Aosta ed il Vallese, tra le località di Gressoney-La-Trinité e Zermatt. La Piramide di Vincent si trova interamente in territorio italiano lungo lo spartiacque che scendendo dalla Ludwigshöhe divide l'alta valle del Lys dall'alta Valsesia. Il suo nome deriva dal fatto che la vetta fu scalata per la prima volta il 5 agosto 1819 da Nicolas e Joseph Vincent, alpinisti di Gressoney-Saint-Jean. La didascalia è stata attribuita dall'autore.