Madonna dell'Acero (BO), immagine della Beata Vergine
Madonna dell'Acero (BO), immagine della Beata Vergine
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Madonna dell'Acero (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Sessanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
14,7x10,3
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
Sul verso di entrambi gli esemplari si riconosce il timbro del Santuario.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Madonna dell' Acero (BO), immagine della Beata Vergine
Bibliografia
http://www.appenninobolognese.net; https://www.madonnadellacero.it
Note
Madonna dell'Acero si trova nel territorio comunale di Lizzano in Belvedere, presso il confine fra Toscana ed Emilia ed è costruito su un piano detto anticamente “di Zufardo”. Nei pressi si trovano la stretta vallata del torrente Dardagna e il massiccio del Corno alle Scale.
La vegetazione circostante è ricchissima di piante, fiori e funghi che gli studiosi di botanica studiano attentamente. L'intitolazione alla Vergine è dovuta alla presenza in loco dell'antico omonimo santuario. Quest'ultimo venne costruito nel 1535 e ampliato fino al XVIII secolo sul luogo in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparve a due pastorelli salvandoli da una bufera di neve in piena estate e ridando a uno di loro, muto dalla nascita, l'uso della parola. Il culto, al quale inizialmente era dedicata un'immagine posta sull'acero che aveva ospitato l'apparizione, è poi continuato nella chiesa successivamente eretta. Ancora oggi, il 5 agosto, tantissimi fedeli partecipano alla festa che ricorda quell'evento miracoloso. La cartolina ci restituisce la venerata immagine. Si tratta di un dipinto ad olio su tavola di piccole dimensioni: appena 25 cm di lato in una forma quadrangolare tuttora perfettamente conservata.
Nonostante diverse ricerche storiche si siano occupate a varie riprese di stabilirne una datazione certa, è difficile risalire al periodo in cui fu dipinta.
La vegetazione circostante è ricchissima di piante, fiori e funghi che gli studiosi di botanica studiano attentamente. L'intitolazione alla Vergine è dovuta alla presenza in loco dell'antico omonimo santuario. Quest'ultimo venne costruito nel 1535 e ampliato fino al XVIII secolo sul luogo in cui, secondo la leggenda, la Madonna apparve a due pastorelli salvandoli da una bufera di neve in piena estate e ridando a uno di loro, muto dalla nascita, l'uso della parola. Il culto, al quale inizialmente era dedicata un'immagine posta sull'acero che aveva ospitato l'apparizione, è poi continuato nella chiesa successivamente eretta. Ancora oggi, il 5 agosto, tantissimi fedeli partecipano alla festa che ricorda quell'evento miracoloso. La cartolina ci restituisce la venerata immagine. Si tratta di un dipinto ad olio su tavola di piccole dimensioni: appena 25 cm di lato in una forma quadrangolare tuttora perfettamente conservata.
Nonostante diverse ricerche storiche si siano occupate a varie riprese di stabilirne una datazione certa, è difficile risalire al periodo in cui fu dipinta.