Marzabotto (BO), commemorazione dei cinque sacerdoti morti nell'eccidio del 1944
Marzabotto (BO), commemorazione dei cinque sacerdoti morti nell'eccidio del 1944
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Marzabotto (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d. (ma 1984)
Stampatore
Data della ripresa
Anni Ottanta sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Iscrizioni
Esistono due esemplari. Nel verso è riportata la seguente nota: "Bologna celebra e ricorda i cinque sacerdoti, martiri della fede, alla vigilia del quarantennio dell'eccidio di Marzabotto, Pioppe e Monte Sole (settembre-ottobre 1944), nell'attesa del processo canonico per la dichiarazione dell'eroicità delle loro virtù: don Elia Comini, p. Martino Capelli, don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, don Giovanni Fornasini".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Marzabotto(BO), commemorazione dei cinque sacerdoti morti nell'eccidio del 1944
Bibliografia
http://www.appenninobolognese.net
Note
Marzabotto si trova a una trentina di chilometri da Bologna, nel cuore dell'Appennino. Il paese divenne famoso grazie ai ritrovamenti di una città etrusca dei secoli VI e V a.C., conosciuta col nome di Misa. Notevole interesse riveste il Museo Archeologico "Pompeo Aria", dove sono conservati oggetti e suppellettili provenienti -appunto- dalla zona degli scavi.
Marzabotto è purtroppo noto anche per l'eccidio della popolazione (1830 persone) compiuto nell'autunno del 1944 dai nazifascisti. Le vittime di quell'eccidio sono ricordate dal Sacrario dei Caduti civili inaugurato nel 1961 e ubicato nella cripta della chiesa parrocchiale dei SS. Giuseppe e Carlo. Tra esse compaiono cinque sacerdoti: don Elia Comini, p. Martino Capelli, don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, don Giovanni Fornasini.
Marzabotto è purtroppo noto anche per l'eccidio della popolazione (1830 persone) compiuto nell'autunno del 1944 dai nazifascisti. Le vittime di quell'eccidio sono ricordate dal Sacrario dei Caduti civili inaugurato nel 1961 e ubicato nella cripta della chiesa parrocchiale dei SS. Giuseppe e Carlo. Tra esse compaiono cinque sacerdoti: don Elia Comini, p. Martino Capelli, don Ubaldo Marchioni, don Ferdinando Casagrande, don Giovanni Fornasini.