Mascagni in maschera - Arlecchino

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Mascagni in maschera - Arlecchino

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Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo e anno di edizione
Bologna, 1901 (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Bologna, 1901 (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
litografia policroma, cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
14x9
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Il primo dei due esemplari è viaggiato da Bologna a Finale Emilia. Il timbro di spedizione non è perfettamente leggibile. Il nome dell'illustratore si riconosce nell'angolo inferiore sinistro; quello dell'editore si trova sullo stesso lato in senso longitudinale.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
opera "Le Maschere" di Pietro Mascagni
Bibliografia
"Augusto Majani Nasìca 1867-1959. Pittore, illustratore e uomo di spirito", a cura di Alessandro Molinari Pradelli, Giancarlo Roversi, Antonio Storelli, Modena, Franco Cosimo Panini, 2002, p. 123
Note
L'opera "Le Maschere" voleva essere un omaggio di Mascagni all'opera buffa di Rossini e alla tradizione della commedia dell'arte. Il 17 gennaio 1901 vi fu il debutto contemporaneo dell'opera in sei teatri italiani: il Costanzi di Roma, la Scala di Milano, la Fenice di Venezia, il Regio di Torino, il Carlo Felice di Genova e il Filarmonico di Verona. Il giorno successivo si rappresentò anche al San Carlo di Napoli. Purtroppo, l'esito fu ovunque disastroso. Tale enorme fiasco provocò -tra l'altro- forti contrasti tra Mascagni e l'editore Sonzogno, che ruppero per qualche tempo i loro rapporti di lavoro. Ad evidenza, l'illustratore Augusto Majani ironizzò sull'avvenimento e ne consegnò, come sempre, ottime caricature. La tradizione vuole che Arlecchino sia nato a Bergamo e che la madre, poverissima, gli abbia cucito il festoso abito con scampoli di vari colori. Un'altra versione vuole invece che -servo di un avarissimo padrone- fosse vestito con le toppe degli abiti sdruciti di quest'ultimo. Le doti caratteristiche sono l'agilità, la vivacità e la battuta fulminea.