Milano: il Naviglio

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Milano: il Naviglio

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Inventario
MICH. 0082
Categoria:

Notizie storico artistiche

Datazione
Luogo della ripresa
Milano
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Milano: il Naviglio
Bibliografia
1) Attilio Bertolucci, "Italia 1900. Viaggi fotografici di Giuseppe Michelini (1873-1951)", Bologna, Grafis-Zanichelli, 1981; 2) Franca Varignana, "Le collezioni fotografiche bolognesi. Collezioni d'Arte e di Storia Cassa di Risparmio in Bologna" in "Fotografie e fotografi a Bologna 1839-1990" a cura di Giuseppina Benassati e Angela Tromellini, Bologna, Grafis, 1992, pp. 98-100; 3) "Lo specchio d'inchiostro", testo di Michele Smargiassi, immagini d'archivio dalle Collezioni della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna selezionate da Ghigo Roli, Modena, Artioli, 2000; 4) "Domani si parte. Vacanze nel primo Novecento. Fotografie di Giuseppe Michelini dalle Collezioni d'Arte e di Storia di San Giorgio in Poggiale", a cura di Beatrice Buscaroli e Angela Nardi, Bologna, Bononia University Press, 2006.
Note
Socio del Club Alpino Italiano, del Circolo Fotografico Bolognese e del Touring Club Italiano, Giuseppe Michelini compì diversi viaggi fuori Bologna. In tali occasioni raccolse vere e proprie serie fotografiche, come altrettante e puntuali documentazioni di cose viste. Questa ripresa inquadra il Naviglio. La storia dei navigli è quasi millenaria. Risale infatti alla seconda metà del XII secolo la realizzazione del primo tratto navigabile. L’idea nacque per la convergenza di diversi interessi commerciali: l’irrigazione dei terreni circostanti Milano, la semplificazione delle vie di comunicazione allora infide e lentissime, e la necessità di collegare i passi alpini e i laghi con Milano e da qui con il mare. Alla fine del Quattrocento lo stesso Leonardo da Vinci progettò per questi corsi un innovativo sistema di chiuse. Purtroppo, verso fine Ottocento e durante il primo ventennio del Novecento si cominciò l’opera d’interramento dei navigli, rimodificando l’aspetto urbano con una velocità inaudita.