Mobili componibili Archimede - Hirozi Fukuoh - Produttore Dino Gavina
Mobili componibili Archimede - Hirozi Fukuoh - Produttore Dino Gavina
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Data della ripresa
1962 post
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Design - Ditta Dino Gavina - Arredamento - Mobili - Archimede
Bibliografia
Pezzella Letizia, Fototecnica Artigiana e Fototecnica Bolognese. Industria, artigianato e commercio nel fondo fotografico del Museo del Patrimonio industriale, in "Scuola officina", n. 2, luglio-dicembre 2007, pp. 4-7; Fondazione scientifica Querini Stampalia, Dino Gavina. Collezioni emblematiche del moderno dal 1950 al 1992, Milano 1992; Vercelloni Virgilio, L'avventura del design: Gavina, Milano, 1987; Atlante Gavina, Mantova 2010, catalogo della mostra: Dino Gavina: lampi di design, tenutasi a Bologna nel 2010;
Note
L'avventura di Dino Gavina comincia nel 1948, con l'apertura di un piccolo laboratorio in Via Castiglione dove comincia a progettare, costruire e vendere al dettaglio poltrone di taglio moderno, derivanti dai contatti con progettisti come Renzo Masetti, Piero Montini, Sandro Monducci, Sergio Cometti. La ditta nasce solo nel 1953, con fabbrica di produzione a San Lazzaro di Savena; a partire dal 1960 l'azienda diventa Gavina Spa con sede a Foligno, fino alla cessione del 1968 alla ditta Knoll e la successiva costituzione della Simon International (con Maria Simoncini). La frequentazione dei maggiori designer, architetti italiani e internazionali e l'introduzione dell'opera d'arte nella produzione di serie come oggetto d'arredo, caratterizzano il percorso di Dino Gavina, una delle figure più influenti nel mondo del design industriale. Il servizio in esame documenta il mobile modulare componibile "Archimede" progettato da Hirozi Fukuoh e prodotto da Gavina nel 1962. Si tratta di mobili contenitori in paniforte impiallacciato con strutture portanti in legno massiccio, massima componibilità verticale e orizzontale.