Monghidoro, "Ca' di Cardino": veduta

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Monghidoro, "Ca' di Cardino": veduta

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Monghidoro
Data della ripresa
anni Sessanta sec. XX (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo su pellicola 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Monghidoro, "Ca' di Cardino": veduta
Note
Sullo spartiacque che divide la valle del Savena da quella dell'Idice, sorge il nucleo urbano di Monghidoro. Più o meno tredici secoli fa, uno stanziamento di Goti sulle nostre montagne fu sufficientemente duraturo per far sì che passasse ai posteri il toponimo "Mons Gothorum" (Monte dei Goti) da cui derivò, molto probabilmente, Monghidoro. Il comune come lo conosciamo oggi fu istituito nel 1810. "Ca' di Cardino", come quasi tutte le case dell'alto Appennino Bolognese, presentava alberi di alto fusto (quasi sempre olmi e querce) davanti al lato di mezzogiorno. Luigi Fantini scattò questa e altre fotografie negli anni Sessanta e annotò: "...l'olmo al centro, che nasconde anche una spettacolare quercia, certamente ultracentenaria, raggiunge l'altezza d'una trentina di metri".