Monte delle Formiche (Pianoro), Grotta dell'Eremita o "Tana del Romito"

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Monte delle Formiche (Pianoro), Grotta dell'Eremita o "Tana del Romito"

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Monte delle Formiche (Pianoro)
Data della ripresa
1963
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 15x10; negativo 7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Monte delle Formiche (Pianoro), Grotta dell'Eremita o "Tana del Romito"
Bibliografia
1) "Quaderni del Savena", n. 14, 2014/2015, pag. 95; 2) "Grizzana, Morandi, Arcangeli cinquant'anni dopo. Arte in Appennino da Lorenzo Monaco a Luigi Ontani", a cura di Angelo Mazza e Anna Stanzani, Bologna, BUP, 2017, pag. 134.
Note
All'interno dello sperone di roccia su cui sorge il santuario della Madonna delle Formiche, vi è una grotta. Dentro di essa nel XVI secolo visse in penitenza un eremita di nome Barberio appartenente all'ordine dei Gesuati. Sulla parete della grotta si poteva leggere la firma incisa dallo stesso eremita: "Barberius iam ex religione Jesuat 1551" (Barberio, già dell'ordine religioso dei Gesuati 1551). Esistono più racconti leggendari su questa figura religiosa: una vuole che l'asceta assistesse alle funzioni che si celebravano nella Chiesa sulla vetta del monte da una fessura praticata nella roccia; un'altra narra che, il giorno della sua morte, le campane del santuario suonassero da sole per accompagnare la sua anima pura in Paradiso. Il 18 giugno 2003, purtroppo, una frana ha provocato un crollo su quel lato della montagna che ha distrutto il piccolo antro. Il signor Claudio Busi ha aiutato chi scrive a datare lo scatto (1963) e a riconoscere le persone che compaiono in questa fotografia insieme a Luigi Fantini (seduto in basso a sinistra). Si tratta di Giulio Badini, Aurelio Pavanello e Loredana Strazzari, tutti membri del Gruppo Speleologico Bolognese.