Monum.Tartagni Candeliera
Monum.Tartagni Candeliera
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768
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Bologna
Data della ripresa
1871-1879
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
collodio/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
27x21,1
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Bologna - Collocazione ignota - Scultura - Bassorilievi - Calchi in gesso - Ferrucci, Francesco di Simone (riproduzione da) - Candeliera con motivo floreale del sepolcro di Alessandro Tartagni
Bibliografia
Catalogue de la Photographie de l’Emilia de Pietro Poppi peintre-photographe, Bologna, Tipografia Successori Monti, 1883; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999.
Note
La datazione della lastra deriva dal riscontro sui cataloghi a stampa: presente nel catalogo del 1879 e non in quello precedente (1871).
Il calco in gesso riproduce l'originale candeliera in marmo, dettaglio del sepolcro di Alessandro Tartagni da Imola, realizzato da Francesco di Simone Ferrucci nella Chiesa di San Domenico a Bologna.
Nonostante la collocazione specifica risulti sconosciuta, è assunto che questo gruppo di calchi in gesso erano conservati a Bologna -probabilmente presso l'Accademia di Belle Arti- grazie al confronto con alcuni fototipi in cui compare, nella titolazione, il nome della città.
Il calco in gesso riproduce l'originale candeliera in marmo, dettaglio del sepolcro di Alessandro Tartagni da Imola, realizzato da Francesco di Simone Ferrucci nella Chiesa di San Domenico a Bologna.
Nonostante la collocazione specifica risulti sconosciuta, è assunto che questo gruppo di calchi in gesso erano conservati a Bologna -probabilmente presso l'Accademia di Belle Arti- grazie al confronto con alcuni fototipi in cui compare, nella titolazione, il nome della città.