Mordano (BO), chiesa di San Francesco
Mordano (BO), chiesa di San Francesco
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Mordano (BO)
Luogo e anno di edizione
Terni, s.d.
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Mordano (BO), chiesa di San Francesco
Bibliografia
https://www.emiliaromagnafestival.it/2017/06/14/mordano-chiostro-del-monastero-di-san-francesco/
Note
Il comune di Mordano è composto da due paesi: Mordano e Bubano. Fa parte del Nuovo Circondario Imolese ed è il più orientale della città metropolitana di Bologna. Per tutto l'alto Medioevo il feudo di Mordano fu oggetto di aspre contese tra Bologna e Imola. Nei secoli successivi Mordano e Bubano rimasero a lungo sotto il governo della Chiesa, ma dovettero ritornare in mano straniera nel 1796, quando arrivarono in Romagna le truppe napoleoniche.
Con la restaurazione del dominio pontificio, Mordano divenne sede di Podesteria soggetta al governo di Imola, nella Legazione di Ravenna.
Dopo la fine dello Stato della Chiesa, il comune venne aggregato alla Provincia di Bologna.
La cartolina documenta la chiesa di San Francesco, situata a poca distanza dal centro del paese. Sotto l’edificio attuale esistono i resti di un antico convento, primo centro di culto cristiano della zona, costruito con tutta probabilità prima del Mille dai monaci benedettini. Il convento, intitolato a Sant’Anastasio, fu menzionato per la prima volta in una bolla di Papa Eugenio III nel 1145. Successivamente abbandonato dai benedettini, forse in séguito ad un’alluvione del vicino fiume Santerno, l’edificio cadde in disuso. Nel 1478 fu però recuperato dai francescani, i quali lo ristrutturarono senza farne un vero e proprio convento. Oggi il complesso è di proprietà della Curia di Imola.
Con la restaurazione del dominio pontificio, Mordano divenne sede di Podesteria soggetta al governo di Imola, nella Legazione di Ravenna.
Dopo la fine dello Stato della Chiesa, il comune venne aggregato alla Provincia di Bologna.
La cartolina documenta la chiesa di San Francesco, situata a poca distanza dal centro del paese. Sotto l’edificio attuale esistono i resti di un antico convento, primo centro di culto cristiano della zona, costruito con tutta probabilità prima del Mille dai monaci benedettini. Il convento, intitolato a Sant’Anastasio, fu menzionato per la prima volta in una bolla di Papa Eugenio III nel 1145. Successivamente abbandonato dai benedettini, forse in séguito ad un’alluvione del vicino fiume Santerno, l’edificio cadde in disuso. Nel 1478 fu però recuperato dai francescani, i quali lo ristrutturarono senza farne un vero e proprio convento. Oggi il complesso è di proprietà della Curia di Imola.