Onoranze a Gioacchino Napoleone Pepoli - 18 ott. 1903 - Stellata

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Onoranze a Gioacchino Napoleone Pepoli - 18 ott. 1903 - Stellata

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Notizie storico artistiche

Timbro di spedizione (Luogo e data)
Suzzara e Cento, 1903
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
litografia policroma, cartolina postale
Orientamento
verticale
Misure immagine (in cm; hxb)
9x14
Indicazione di colore
policromia
Iscrizioni
Entrambi gli esemplari risultano viaggiati: il primo da Suzzara a Bologna il 23.10.1903; il secondo da Cento a Bologna il 27.10.1903. Nell'angolo inferiore sinistro del recto compare la sigla AZ (lettere intrecciate) per l'incisione. La firma di Majani, anch'essa con le sole iniziali è invece nell'angolo opposto. Sul verso del secondo esemplare il prof. Brighetti ha scritto "Bondeno (Ferrara)".
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Onoranze a Gioacchino Napoleone Pepoli - 18 ott. 1903 - Stellata
Note
Gioacchino Napoleone Pepoli, nato nel 1825, era figlio del marchese Guido Taddeo e di Letizia Murat (a sua volta figlia di Gioacchino Murat, re di Napoli). Nel 1844 sposò Wilhelmina di Hohenzollern-Sigmaringen, cugina del re di Prussia ed anche sua cugina di secondo grado per via materna. Già giovanissimo divenne propugnatore delle idee liberali e nel 1846 fu tra i firmatari bolognesi della “supplica” indirizzata a Pio IX con cui si auspicavano riforme per lo Stato Pontificio. Nel 1848 fu nominato comandante della Guardia Civica e fu tra i pochissimi nobili che combatterono a fianco dei popolani alla Montagnola in difesa della libertà di Bologna messa in pericolo dagli Austriaci. Finita la rivolta e ripristinato il potere pontificio, rimase in esilio in Toscana dal 1849 al 1852 per poi partecipare nel 1859 all'insurrezione della Legazione delle Romagne, che portò all'annessione della regione al Regno d'Italia.
Dal 1860 fu Commissario Generale dell'Umbria nella fase dell'annessione di tale regione nel neonato regno d'Italia. In particolare, Pepoli ebbe un ruolo importante per l'area di Terni in quanto si impegnò per l'edificazione della "Fabbrica d'Armi" nel 1875 e per la creazione nella città umbra dell'attuale Istituto Tecnico Industriale.
Fu poi parlamentare dalla VII alla X legislatura, ricoprendo gli incarichi di ministro dell'agricoltura, industria e commercio nel Governo Rattazzi I (1862) e ministro plenipotenziario a San Pietroburgo (1863).
Dal 1866 al 1868 fu sindaco di Bologna. Il 12 marzo 1868 venne nominato Senatore del Regno. Morì nel 1881.
Il suo archivio personale è oggi conservato all'Archivio di Stato di Bologna.
Stellata è un piccolo paese che si trova nel comune di Bondeno, in provincia di Ferrara. Nel borgo, che si trova sotto l'argine del Po, Pepoli aveva una villa nella quale passò molto del suo tempo tra il 1870 e il 1877. Probabilmente, le onoranze che la cartolina pubblicizza si dovettero all'impegno da lui profuso in seguito alla disastrosa alluvione nel Polesine del 1872. Pepoli, infatti, si adoperò notevolmente per promuovere iniziative a favore delle popolazioni inondate.