Panico (Marzabotto), pieve di San Lorenzo: esterno, abside
Panico (Marzabotto), pieve di San Lorenzo: esterno, abside
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FANT 0736
Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Panico (Marzabotto)
Data della ripresa
1939
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo su pellicola 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Panico (Marzabotto), pieve di San Lorenzo: esterno, abside
Bibliografia
Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. II/376, pag. 263.
Note
Panico è una frazione di Marzabotto, da cui dista 14 Km.
Fu la sede di un "castrum" della potente famiglia dei conti Panico intorno all'anno 1000 circa. Di tale roccaforte non vi sono resti. Il piccolo paese è tuttora abitato e offre uno dei migliori esempi di stile romanico in Appennino con la Pieve di San Lorenzo Martire, già segnalata nel X secolo. L'attuale edificio risale alla metà del XII secolo ed è interamente costruito in conci di arenaria ad "opus quadratum"; è costituito di tre navate con copertura a capriate lignee ed ha un'abside semicircolare senza cripta. In alcuni capitelli è riportato stemma della famiglia Panico (il leone con un fiore all'occhiello). Conserva un importante dipinto cinquecentesco, attribuito a pittore Bartolomeo Cesi, che raffigura San Lorenzo circondato da un bel paesaggio appenninico.
Luigi Fantini scattò questa fotografia il 10 agosto 1939: lo stato dell'edificio era dunque quello posteriore ai restauri avvenuti negli anni 1913-1916.
Fu la sede di un "castrum" della potente famiglia dei conti Panico intorno all'anno 1000 circa. Di tale roccaforte non vi sono resti. Il piccolo paese è tuttora abitato e offre uno dei migliori esempi di stile romanico in Appennino con la Pieve di San Lorenzo Martire, già segnalata nel X secolo. L'attuale edificio risale alla metà del XII secolo ed è interamente costruito in conci di arenaria ad "opus quadratum"; è costituito di tre navate con copertura a capriate lignee ed ha un'abside semicircolare senza cripta. In alcuni capitelli è riportato stemma della famiglia Panico (il leone con un fiore all'occhiello). Conserva un importante dipinto cinquecentesco, attribuito a pittore Bartolomeo Cesi, che raffigura San Lorenzo circondato da un bel paesaggio appenninico.
Luigi Fantini scattò questa fotografia il 10 agosto 1939: lo stato dell'edificio era dunque quello posteriore ai restauri avvenuti negli anni 1913-1916.