Paolo Barbieri Angeletti - Donna sulla sedia (Angelina?) - olio su tela - 1958

60f6ddcc3c12a10007f19d53

Paolo Barbieri Angeletti - Donna sulla sedia (Angelina?) - olio su tela - 1958

 Genera il pdf
Inventario
FF 3604-004

Notizie storico artistiche

Data della ripresa
1958 post
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/ vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Arte - Pittura - Artisti - Pittori - Barbieri, Paolo
Bibliografia
Merchiori Giuseppe, Galleria privata di Paolo Barbieri, Venezia 1968; Arcangeli Francesco, Pitture di Paolo Barbieri Angeletti, in "Arte e vita. Pagine di galleria 1941-1973", Bologna, 1994; Frisoni Cinzia (a cura di), Bologna s'industria. La rinascita economica dal secondo dopoguerra agli anni '80 nelle immagini dell'archivio Fototecnica, Santarcangelo di Romagna, 2019.
Note
Paolo Barbieri si inserisce molto giovane nel panorama artistico bolognese. Quando Francesco Arcangeli presenta la sua personale presso il Circolo Artistico di Via Clavature nel 1955 è appena ventenne. Nel novembre di due anni dopo espone a Roma, alla Galleria Saggitarius. Ma Barbieri non è solo pittore, si interessa di cinematografia e nel 1956 realizza in 16 mm. "Un giorno e l’altro", non distribuito e proiettato in visione privata al cinema Mignon di Bologna. Sul fronte pittorico abbraccia il modello espressionistico che accentua i caratteri esasperando la fisiognomica dei volti, con violenza di segno e di colore. Tematiche legate alla solitudine, alla condizione tragica dell'umanità, ai drammi lasciati dalla guerra si stemperano col tempo nel disegno, con linee nette di contorno e campiture cromatiche che ricordano le vetrate sostenute e racchiuse dal tracciato delle linee. L'archivio Fototecnica contiene alcune scatole di negativi relativi a questo artista: le prime lastre documentano le pitture tra la metà degli anni Cinquanta e il 1968. Un gruppo di negativi in formato 6x6 si riferiscono ad una fase successiva, di certo negli anni Settanta, in cui la sua pittura subisce un'ulteriore semplificazione formale.