Perugia, panorama con la chiesa di San Domenico

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Perugia, panorama con la chiesa di San Domenico

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Inventario
MISC. / BERT. 194
Autore

Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Perugia
Data della ripresa
primo decennio sec. XX°
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta incollata su un cartoncino di supporto color grigio
Materia e tecnica
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
5x10,5
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
Sotto il positivo, sul cartoncino di supporto, si legge: 270 / 5/908"
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Perugia, panorama con la chiesa di San Domenico
Bibliografia
Catalogo della Libreria "Docet" di Bologna pubblicato in occasione dell'edizione 2018 della mostra di libri antichi e rari in Palazzo Re Enzo - Sala Re Enzo tenutasi durante la manifestazione "Salsamentarie. Saperi e Sapori a Palazzo" (Bologna, 21,22,23 settembre).
Note
L'album fotografico di cui l'immagine fa parte consta di oltre trecento fotografie di vario formato eseguite nel primo decennio del Novecento. Vi compaiono numerosi protagonisti sia maschili che femminili, vedute, scorci di edifici e di angoli anche bolognesi, personaggi in posa, momenti della Coppa Florio corsa a Bologna nel 1908. Il proprietario della raccolta era molto probabilmente Lodovico Bertani già segretario capo della Camera di Commercio di Bologna e Presidente delle Pattuglie Cittadine dal 1921 al 1927. Il nostro fu un componente della Società degli Achei, un sodalizio goliardico fondato a Bologna nel 1920, che si proponeva di riunire reduci della Prima Guerra Mondiale per "stare allegri alla maniera dei buoni petroniani antichi". Un divertente "ritratto" del Bertani è contenuto nella "Strenna degli Achei" del 1930. Dal riscontro con le notizie contenute nel "medaglione" pubblicato in quest'ultima si è potuti risalire alla provenienza. La fotografia si riferisce evidentemente ad una visita a Perugia. La chiesa di San Domenico affaccia sulla piccola piazzetta Giordano Bruno lungo corso Cavour e risulta essere l'edificio sacro di maggiori dimensioni dell'Umbria. Il primitivo nucleo sembra risalire ai quarant'anni trascorsi tra 1231 e 1260. Secondo la tradizione il primo architetto a guidare il cantiere fu Giovanni Pisano; più probabilmente artefici del progetto furono gli stessi domenicani che operarono sotto la protezione del pontefice Benedetto XI, anche lui domenicano e risiedente in quegli anni in città. La chiesa subì poi molti rimaneggiamenti e nonostante contenga ancora oggi importanti opere d'arte, molte di esse furono disperse ancora prima delle soppressioni napoleoniche, quando in seguito al crollo delle navate e alla demolizione delle cappelle, diversi polittici furono smembrati e tolti dalle pareti. Il campanile, opera della fine del Quattrocento, era sormontato da un'altissima cuspide piramidale che sorreggeva una palla ed una croce. L'altezza complessiva doveva raggiungere i 126 metri di altezza. Nel Cinquecento forse per ragioni statiche fu mozzato al disopra dei due finestroni gotici