Piacenza. Piazza e Palazzo Comunale
Piacenza. Piazza e Palazzo Comunale
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Categoria:
Notizie storico artistiche
Datazione
Luogo della ripresa
Piacenza
Data della ripresa
1888-1890
Oggetto
Negativo
Materia e tecnica
gelatina bromuro d'argento/vetro
Misure immagine (in cm; hxb)
20,9x26,8
Indicazione di colore
B/N
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Piacenza - Architettura - Vedute - Veduta animata - Piazza dei Cavalli e Palazzo Comunale (Palazzo Gotico)
Bibliografia
Appendice I° al Catalogo Generale della Fotografia dell’Emilia di Pietro Poppi, Bologna, Tipografia Fava e Garagnani, 1890; Franco Cristofori, Giancarlo Roversi, a cura di, Pietro Poppi e la Fotografia dell’Emilia, Bologna, Cassa di Risparmio in Bologna, 1980; Giuseppina Benessati, Angela Tromellini, Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839-1900, Casalecchio di Reno, Grafis, 1992; Franca Varignana, Pietro Poppi “Peintre-Photographe” in Andrea Emiliani, Italo Zannier, a cura di, Il tempo dell'immagine: fotografi e società a Bologna 1880-1980, Torino, SEAT, 1993, pp. 55-70; Fabio Marangoni, Pietro Poppi (1833-1914) fotografo bolognese dell’Ottocento, tesi di laurea in Storia dell’Arte Contemporanea, Università degli studi di Bologna, relatore Stefano Susinno, a.a. 1998/1999
Note
La datazione della lastra deriva dal riscontro sui cataloghi a stampa: presente nella prima appendice al catalogo generale del 1890 ma non nel precedente (1888). Pietro Poppi documenta la città di Piacenza con una ventina di riprese dei principali edifici monumentali, tutte pubblicate nel medesimo catalogo, e da considerarsi dunque contemporanee.
La scenografica Piazza dei Cavalli è il fulcro della vita cittadina. Un tempo denominata “Piazza Grande”, essa venne aperta negli anni ’80 del XII secolo in concomitanza con la costruzione del Palazzo Gotico. Adottando un'inquadratura scorciata Poppi ingloba i due monumenti equestri che fungono da limiti spaziali, ed anima la veduta con la presenza di figure umane in movimento.
La scenografica Piazza dei Cavalli è il fulcro della vita cittadina. Un tempo denominata “Piazza Grande”, essa venne aperta negli anni ’80 del XII secolo in concomitanza con la costruzione del Palazzo Gotico. Adottando un'inquadratura scorciata Poppi ingloba i due monumenti equestri che fungono da limiti spaziali, ed anima la veduta con la presenza di figure umane in movimento.