Pianaccio (BO), Colonia Combattenti
Pianaccio (BO), Colonia Combattenti
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Luogo della ripresa
Pianaccio (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Cinquanta sec. XX° (?)
Timbro di spedizione (Luogo e data)
Pianaccio (BO), s.d.
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
b/n
Iscrizioni
La cartolina è viaggiata da Pianaccio a Bologna. Purtroppo il timbro di spedizione risulta abraso proprio sulla data.
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pianaccio (BO), Colonia Combattenti
Bibliografia
http://www.appenninobolognese.net; http://www.prolocopianaccio.org
Note
Pianaccio è un caratteristico borgo posto a 760 metri s.m. nel territorio comunale di Lizzano in Belvedere. Il paese è incastonato in un angolo particolarmente accogliente dell'alta valle del Silla, sotto le pendici meridionali del Monte Grande. Pianaccio è sede del principale centro visita del Parco del Corno alle Scale, dove trovano spazio anche gli uffici amministrativi. Oltre che come luogo ideale per le escursioni, il paese si segnala per la sua chiesa che trae le origini da un piccolo oratorio, eretto nel 1736, e per il vicino borgo di Fiammineda (XVII secolo), un tipico esempio di architettura spontanea della zona, ora abbandonato e, per questo, ancora più suggestivo. L'edificio documentato dalla cartolina fu inaugurato il 10 ottobre 1938 alla presenza del Maresciallo Rodolfo Graziani e dell'onorevole Bruno Biagi, pianaccese, che ne aveva caldeggiato la realizzazione. La ex Colonia Combattenti
è attualmente sede del Parco e della Fondazione Enzo Biagi (anch'egli illustre nativo del paese). Sulle pareti del fabbricato si leggono ancora le seguenti frasi: “Amate la vita delle vostre montagne" e "Siate fieri delle vostre montagne”.
è attualmente sede del Parco e della Fondazione Enzo Biagi (anch'egli illustre nativo del paese). Sulle pareti del fabbricato si leggono ancora le seguenti frasi: “Amate la vita delle vostre montagne" e "Siate fieri delle vostre montagne”.