Pieve di Casio (Castel di Casio), borghetto "Marzolaro": architrave di antica casa

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Pieve di Casio (Castel di Casio), borghetto "Marzolaro": architrave di antica casa

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Pieve di Casio (Castel di Casio)
Data della ripresa
1965
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
18x24
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 10x15; negativo 6x7
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pieve di Casio (Castel di Casio), borghetto "Marzolaro": architrave di antica casa
Bibliografia
Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. II/438, pag. 304
Note
Castel di Casio è situato ad un'altezza di 532 metri sul livello del mare, nella pittoresca ed elegante Valle del Limentra di Treppio, affluente del fiume Reno. Dominio romano poi anche feudo di Matilde di Canossa, dopo alterne vicende rientrò nei possedimenti bolognesi. Conquistato allo stato pontificio, fu annesso al Regno d'Italia nel 1860. La fotografia fu scattata il 23 aprile 1965 e documenta l'architrave di un' antica casa del borghetto "Marzolaro". In tale architrave di arenaria è scritto: "1531 DIE PRIMO SEPTEMBRIS / D(ominus) B(arholome)US BO(najutus)". Luigi Fantini, attraverso alcuni documenti notarili conservati presso l'Archivio di Stato di Bologna, riuscì anche a risalire all'effettiva presenza di tale Don Bartolomeo Bonaiuti in quell'edificio ricostruendo l'intera vicenda della famiglia .