Pieve di Casio (Castel di Casio), "Ca' de' Moruzzi": esterno, graffiti

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Pieve di Casio (Castel di Casio), "Ca' de' Moruzzi": esterno, graffiti

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Notizie storico artistiche

Luogo della ripresa
Pieve di Casio (Castel di Casio)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
stampa su carta
Misure immagine (in cm; hxb)
24x18
Misure negativo (in cm; hxb)
lastra 15x10; negativo 7x6
Indicazione di colore
b/n
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pieve di Casio (Castel di Casio), "Ca' de' Moruzzi": esterno, graffiti
Bibliografia
Luigi Fantini, "Antichi edifici della montagna bolognese", Bologna, Alfa, 1971, vol. I/tav. XXXIV,c, pag. 63.
Note
Castel di Casio è situato ad un'altezza di 532 metri sul livello del mare, nella pittoresca ed elegante Valle del Limentra di Treppio, affluente del fiume Reno. Dominio romano poi anche feudo di Matilde di Canossa, dopo alterne vicende rientrò nei possedimenti bolognesi. Conquistato allo stato pontificio, fu annesso al Regno d'Italia nel 1860. "Ca' de' Moruzzi", come annota Luigi Fantini, era una casa colonica, posta quasi al vertice del crinale del versante sinistro del sopra citato torrente Limentra di Treppio. Nel superstite muro di una vecchia stalla, disegnati con la punta di uno scalpello su un rustico intonaco, sopravvivevano alcuni graffiti raffiguranti utensili da muratore (martello, squadra, mazzuola e perfino una mano sinistra umana), segno evidente dell'attività in loco dei Maestri Comacini.