Pieve di Cento (BO), Antica Rocca
Pieve di Cento (BO), Antica Rocca
Genera il pdfNotizie storico artistiche
Luogo della ripresa
Pieve di Cento (BO)
Luogo e anno di edizione
Bologna, s.d.
Stampatore
Data della ripresa
Anni Settanta sec. XX° (?)
Oggetto
Positivo
Forma Specifica dell'Oggetto
cartolina postale
Orientamento
orizzontale
Misure immagine (in cm; hxb)
10,3x14,7
Indicazione di colore
colore
Fondo/Raggruppamento
Soggetto o iconografia
Pieve di Cento (BO), Antica Rocca
Bibliografia
http://www.comune.pievedicento.bo.it
Note
Pieve di Cento è una cittadina situata lungo il corso di pianura del fiume Reno nel punto in cui esso inizia a segnare il confine con la provincia di Ferrara. Fa parte dell'Unione Reno Galliera.
Il comune è appartenuto alla provincia di Ferrara fino al 1929, anno in cui fu assegnato alla provincia di Bologna. In origine costituiva, come dimostra il nome, la pieve (ossia la chiesa parrocchiale) di Cento, che ne era sprovvista.
Situata in prossimità di Porta Bologna, la Rocca venne costruita a seguito degli impegni reciproci intercorsi fra il Comune di Bologna e i cittadini di Pieve di Cento dopo le contese del 1380. In questo periodo la rocca cambiò connotazione e, da generica struttura fortificata, passò ad essere un complesso militare isolato con permanenza esclusiva di una guarnigione armata e non più legata a forma di isolamento di origine feudale.
Il disegno complessivo del fabbricato viene attribuito ad Antonio di Vincenzo (lo stesso che progettò la cattedrale di San Petronio a Bologna).
All'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso il Comune di Pieve di Cento diede inizio ad una serie di interventi di restauro all'intera struttura. Oggi l'edificio ospita il Museo delle Storie di Pieve.
Il comune è appartenuto alla provincia di Ferrara fino al 1929, anno in cui fu assegnato alla provincia di Bologna. In origine costituiva, come dimostra il nome, la pieve (ossia la chiesa parrocchiale) di Cento, che ne era sprovvista.
Situata in prossimità di Porta Bologna, la Rocca venne costruita a seguito degli impegni reciproci intercorsi fra il Comune di Bologna e i cittadini di Pieve di Cento dopo le contese del 1380. In questo periodo la rocca cambiò connotazione e, da generica struttura fortificata, passò ad essere un complesso militare isolato con permanenza esclusiva di una guarnigione armata e non più legata a forma di isolamento di origine feudale.
Il disegno complessivo del fabbricato viene attribuito ad Antonio di Vincenzo (lo stesso che progettò la cattedrale di San Petronio a Bologna).
All'inizio degli anni Ottanta del secolo scorso il Comune di Pieve di Cento diede inizio ad una serie di interventi di restauro all'intera struttura. Oggi l'edificio ospita il Museo delle Storie di Pieve.